13/03/2007 ore 11.40
Italiani nel mondo
ZUCCARELLO (COMITES L.A.): PATETICA LA REPLICA DI
CAROZZA ALLA MOZIONE DI ABOLIZIONE DEL CGIE PRESENTATA DALL’INTERCOMITES
USA
LOS ANGELES\ aise\
- "Risposta di ufficio, corporativa, di parte. Penosa arrampicata sugli
specchi. Chiacchiere, avvolte in chiacchiere, imbottite chiacchiere. Frasi
fatte e concetti generici forgiati nella sede del partito".
Così Giovanni Zuccarello, Presidente del Comites di Los Angeles,
commenta la risposta del Segretario generale del Cgie, Elio Carozza, alla
missiva con cui Vincenzo Arcobelli, coordinatore dell’Intercomites usa,
gli comunicava la decisione di non partecipare alla continentale di Melbourne
anche alla luce della mozione approvata da tutti i Presidenti dei comitati
degli Stati Uniti a favore della abolizione del Consiglio Generale. Una
posizione accettata, ma ovviamente non condivisa da Carozza che ha assicurato
che la mozione sarà discussa in continentale e annotato come il
Cgie possa discutere sul proprio futuro e sulla propria riforma, ma che
la sua esistenza dipende da una Legge approvata dal Parlamento (vedi AISE
del 13 marzo h.10.56).
Unico punto, questo, su cui Zuccarello è d’accordo con lui.
"È vero – scrive il Presidente del Comites di Los Angeles - che
l’abolizione del Cgie spetta al Parlamento, quello attuale o quello che,
si spera, ci sarà nei prossimi mesi. Consci di ciò, infatti,
abbiamo delegato l’On. Ferrigno a compiere gli opportuni passi in quella
direzione. Passi che noi sosterremo con segnalazioni dirette ad esponenti
del Governo, alla stampa e a tutti i media disponibili".
Quanto all’invito esteso agli Intercomites per partecipare alla continentale,
per Zuccarello è solo una mossa politica, un contentino.
"Carozza, in considerazione della levata di scudi dei Comites degli
Usa e di altri Paesi, di fronte, ma non solo, alla politica "piglia tutto"
della sinistra del Cgie cerca di calmare gli animi offrendo una ciotola
ai Coordinatori dei Comitati invitandoli a partecipare alle Riunioni Continentali
e creare cosi un alibi: "vi erano anche loro". Tentativo tardivo e patetico.
Direi penosamente patetico. Ma, è vero, gli ordini che vengono dall’alto
non si discutono: "obbedienza cieca, pronta, assoluta ecc." di vecchia
memoria. Ricordate i trinariciuti del Candido? Bene: nulla è cambiato".
Tornando al Cgie, Zuccarello ribadisce che sì, è un organo
elettivo, ma "di seconda battuta" perché "eletto dai Comites e dalle
Associazioni", ma, aggiunge, "Carozza sa bene come avvengono queste elezioni:
accordi, scambi di voti ecc. dietro le quinte, attività, queste,
ove gli elementi della sinistra primeggiano. Gli unici eletti dal popolo
degli emigrati sono i Comites e i Parlamentari".
Tornando alla replica del Segretario Generale, Carozza sarebbe stato
colpevole di un’altra lacuna: il silenzio sul costo del Cgie. "Ha sorvolato
sul costo che grava sul contribuente per questo giocattolo e su cosa ha
ottenuto in tutti questi anni: nulla o quasi nulla. Ma il contribuente
non esiste. È un fantasma. Un ectoplasma. Non chiediamo di spendere
meno per le comunità emigrate, ma di spendere meglio eliminando
gli sprechi in un ente inutile come il Cgie, questo in linea con quanto
proclama il Ministro Padoa Schioppa. Riformiamo il Cgie? Il Ministro Arturo
Parisi dice a proposito dei DICO: "le porcate non vanno corrette, vanno
abrogate". Entrambi i citati sono Ministri del Governo di centrosinistra.
Mi appello ora a tutti gli altri Comites nel mondo: reagite a questa egemonia
del Cgie a questo spreco, mettete in movimento i vostri Parlamentari, esponete
il vostro scontento ai media locali e italiani. Rifiutate – conclude Zuccarello
- la ciotola di lenticchie che ora vi viene offerta". (aise)