NOTA STAMPA (15/10/2008)
CONFERENZA GIOVANI ITALIANI NEL
MONDO – IL SEGRETARIO GENERALE DEL CGIE ELIO CAROZZA: “VERSO UNA PERCEZIONE
GLOBALE DEL CONCETTO DI IDENTITA`”
“Ulteriori
passi avanti nella preparazione della Conferenza Mondiale dei Giovani Italiani
nel Mondo sono stati fatti, ieri a Roma, nel corso dell’incontro del Comitato
Organizzatore.” Lo afferma il Segretario Generale del CGIE, Elio Carozza,
il quale ha preso parte alla riunione insieme ai vice Segretari di Area
e di nomina governativa. Presenti anche esponenti degli organismi delegati
alle Politiche migratorie (Consigli, Consulte e Assessorati) regionali
in rappresentanza di tutte le Regioni italiane.
In particolare, “al centro
della riflessione: i cinque temi già indicati dai giovani
nel documento approvato dall’assemblea nel dicembre 2007, ovvero '"informazione/comunicazione",
"identità", e '"interculturalita’", "il mondo del lavoro ed il lavoro
nel mondo", lingua e cultura italiana e “partecipazione rappresentanza
e associazionismo”. Temi successivamente confermati negli incontri-Paese
da una platea ancor piu’ vasta dei giovani italiani o di origine italiana
all’estero, sui quali vi è un’unanimità di vedute.
“Tuttavia, afferma il Segretario
del CGIE, non posso negare che proprio gli incontri-Paesi hanno permesso,
in particolar modo a quanti hanno vissuto l’esperienza delle prime generazioni
in emigrazione, un ulteriore approfondimento della percezione del
concetto di “identita’” che hanno i nostri giovani all’estero. Un concetto
che nella maggioranza dei casi non coincide con il nostro, con quello delle
generazioni piu’ anziane. Un concetto meno nazionalistico e molto piu’
ampio, proprio dei giovani che vivono pienamente la vita politica
e sociale del Paese in cui risiedono e, soprattutto, il loro tempo.
Una “visione” sulla quale si gioca
tutta la partita del confronto e del collegamento con le seconde, terze
e quarte generazioni. In questo senso, se si vuole che i protagonisti e
gli attori della Conferenza siano proprio i giovani, ritengo che non si
possa prescindere dal considerare il tema della “identità” nell’ottica
dei giovani…. Non tocca, infatti, a noi interpretare “retaggi” che non
sono ormai presenti nelle loro consuetudini quotidiane ma raccogliere aspirazioni
al “riconoscimento” di un’eredità familiare che convive spesso
con altre identità” rileva Carozza, affermando “Occorre, a mio avviso,
interpretare il tema fondante di questa Conferenza della “identità”
come “plurale” e parlare, dunque, delle “identità” “.
“Non dubito che per molti di noi
sia difficile accettare un’interpretazione che impone un cambio di
rotta, ma non dobbiamo dimenticare che abbiamo intrapreso il cammino del
presente e, soprattutto del futuro” afferma il Segretario Generale
del CGIE.
“Un presente ed un futuro che l’attuale
globalizzazione, e prima ancora l’emigrazione, ci hanno imposto ed
è fondamentale che la conferenza sia affrontata sotto quest’ottica
perché i giovani vivono il tempo presente e sono proiettati
verso un futuro che non ci appartiene, ma di cui cominciamo ad intravedere
alcuni aspetti. Sta a noi cogliere il loro invito se intendiamo instaurare
un serio, concreto e trasparente dialogo” conclude il Segretario Generale
del CGIE . |