LETTERA APERTA AL DIRETTORE DI RAI INTERNATIONAL BADALONI

Houston 24 febbraio 2007

Egregio Direttore Badaloni,

apprendo da un articolo pubblicato su America Oggi il disappunto da parte di esponenti della comunità italiana a New York, tra i quali uno dei fondatori della Confederazione dei Siciliani del Nord America Cav.Tony Di Piazza, impegnati ad una iniziativa di solidarietà a favore della famiglia Raciti, e che dopo le sue parole di sostegno trasmesse durante il programma Qui Roma, a favore dell'Iniziativa con una possibile sua presenza e con la partecipazione di Rai International, alla manifestazione che ha avuto successo, non ha visto nessuna partecipazione da parte dell'emittente italiana, e nessun rappresentante.

Mi lascia un po’ perplesso tuttavia e a prescindere dalla manifestazione, la mancanza di buon senso, di rispetto, di considerazione nei confronti degli organizzatori; infatti, non si è degnato di rispondere pur avendo sufficientemente tempo a disposizione, a due lettere e a 4 messaggi telefonici.

Si constata nei fatti fino ad oggi un comportamento opposto alle sue dichiarazioni che in sintesi riporto: non si trascurerà l'informazione di ritorno, par condicio di opinione e pluralismo nell'informazione, rinforzare i legami con le comunità italiane all'estero, mostrare il sistema Italia al mondo raccontandone le peculiarità e altro ancora.

Comprendo bene che ha appena iniziato il suo mandato e che ci vorrà del tempo ad attuare le nuove strategie della sua direzione e tenuto conto delle risorse finanziarie a disposizione, per un cambiamento radicale, con nuovi programmi da offrire e migliori del passato.

Se da un lato riceve approvazioni da alcuni esponenti della comunità italo americana, vedi http://www.mclink.it/com/inform/art/07n03925.htm, dall'altro vi sono le disapprovazioni da parte di esponenti e rappresentanti delle comunità italiane all'estero, e dell’associazionismo, dei quali da anni faccio parte assieme a tantissimi connazionali.

Le chiedo un dialogo aperto e di confronto e di fattiva collaborazione, da parte mia e penso dalla maggior parte degli Italiani all'estero .

Ai Connazionali all'estero non importa se lei è simpatizzante, iscritto, attivo e appartenente al Partito Socialista, Comunista, Democratico cristiano, ai Ds, ecc. ecc, ; quello che interessa è professionalità, serietà , ed una gestione al di sopra ed indipendente dai partiti.

Ogni giorno assistiamo ai vari Tg3 a programmi diretti dalla maggior parte da personaggi con orientamento di sinistra, siamo stanchi di questo, ed il pluralismo al momento non si vede.

Si trasmettono servizi per la futura campagna elettorale americana, e cosa vediamo, Hillary Clinton e Obama, del nostro italo americano Rudy Giuliani neanche l'ombra; eppure nelle sue strategie si dovrebbe rafforzare il legame e i rapporti con le comunità italo americane e a prescindere a quale partito politico appartiene il Sig. Rudy Giuliani egli è comunque un americano di origine italiana e tra i personaggi più famosi al mondo e che a noi italiani dovrebbe fare un immenso piacere averlo tra i possibili candidati alle presidenziali; e desidero domandare ai Signori italo americani che approvano il suo operato , come mai non dicono niente in merito? forse perchè magari non sono assidui telespettatori di Rai? E quindi non sono a conoscenza? O per altri motivi?

Se non sbaglio e leggendo attraverso le agenzie di stampa, alcuni dei programmi più seguiti quale per esempio Sportello Italia, egregiamente diretto dalla conduttrice Francesca, utile mezzo di informazione e vicini alle esigenze delle comunità, dopo aver dimezzato quasi i tempi,non verrà più trasmessa da Marzo/Aprile in poi.
 
Allora le chiedo apertamente: ha sentito il parere delle nostre comunità?

Sono a conoscenza di una tavola rotonda a cui hanno partecipato il Vice Ministro con delega per gli Italiani all'estero e non tutti i parlamentari eletti all'estero;  pensa che questa tavola rotonda sia stata sufficiente per prendere decisioni di strategia e di cambiamento radicale? Non sarebbe stato forse più opportuno ascoltare i rappresentanti delle comunità all'estero, i Comites, i rappresentanti dell'Associazionismo, inviando magari un sondaggio e ascoltando quindi anche la nostra voce, i nostri suggerimenti che potrebbero essere utili?
 
I fatti non corrispondono alle sue belle parole, per il momento, ed esprimo il mio totale disappunto, con l'auspicio, tuttavia, che si rende conto di questo nuovo cammino dell’Azienda che rappresenta, che non è nella giusta direzione prendendo dei provvedimenti che siano veramente concreti e di cui  potranno beneficiare sia Rai International, sia le comunità Italiane all'estero, sia il Made in Italy, sia il sistema Italia in senso lato.

Quanto sopra per stabilire un dialogo aperto e sincero fondato sul rispetto reciproco e per rispettare la missione dell'Azienda come riportato sotto:

Rai International trasmette in tutto il mondo il meglio dei programmi della Rai Radiotelevisione Italiana, insieme a programmi originali prodotti per gli italiani che vivono all'estero e per tutti coloro che hanno con il nostro paese un legame d'origine o anche solo di curiosità.

Rai International è nata nel 1995 e opera  in convenzione con la Presidenza del Consiglio per sviluppare la presenza del Servizio Pubblico nella distribuzione radiotelevisiva internazionale e per rispondere alle esigenze di informazione e servizi espresse dalle collettività italiane all'estero.
 
Cordialissimi Saluti
Com.te Vincenzo Arcobelli
Fondatore Confederazione Siciliani Nord America
Presidente del Comites
Circoscrizione Consolare di Houston
varcobelli@verizon.net
001-972-365-9310