Si riuniscono a Washinghton presso l'Ambasciata d' Italia gli undici
Presidenti dei Comites-USA - 2004-12-18
Riunione del Comitato dei Presidenti del Comites degli Stati Uniti (ex art.6 comma 1 Legge 286/203) 18 dicembre 2004
Il Presidente Coordinatore Cesare Sassi propone che Paola Corneo svolga le funzioni di Segretario della riunione; la proposta è accolta all’unanimità. Sono presenti: Presidenti Comites
Consiglieri CGIE degli Stati Uniti
Ambasciata
Segretaria
La seduta si apre alle ore 15:25 con il seguente ordine del giorno: 1. Sblocco dell’erogazione dei finanziamenti, sospese con il d.l. 168/04
(Galluccio)
Prima di cominciare la seduta, il Presidente coordinatore Sassi ricorda
che i consiglieri del CGIE non hanno diritto al voto, ma possono partecipare
alla discussione.
Punto 1 dell’OdG: SBLOCCO DELL’EROGAZIONE DEI FINANZIAMENTI, SOSPESE CON IL D.L. 168/04 Il Primo Consigliere Alberto Galluccio invita i presenti a prendere visione dell’allegato 1. Il Primo Consigliere Galluccio fa notare che il Ministero degli Affari Esteri non ha ricevuto nessuna richiesta di fondi, da parte dei Comites degli Stati Uniti, entro i termini previsti dalla vigente normativa e che, con Decreto Legge del 26 novembre 2004, sono state ripristinate le dotazioni finanziarie residue sul Cap. 3103. I Comites riceveranno i finanziamenti ordinari o integrativi del 2004 a gennaio o febbraio 2005. Il Presidente Zuccarello aggiunge che il Comites di Los Angeles, essendo stato sfrattato per morosità, non ha potuto accedere ai budget precedenti. Il Presidente Ferrigno chiede di conoscere il motivo per il quale Philadelphia, malgrado sia la seconda comunità per popolazione e si sia dimostrata molto attiva, non abbia ricevuto i fondi. Non ottenendo una risposta esauriente, il Consigliere Ferrigno decide di inviare la questione direttamente al proprio Console ed al Parlamento. La Consigliera Mangione propone una mozione: che il capitolo 3103 del bilancio del MAE sia armonizzato e sostituito con quello attuale dei Comites. Il Presidente Sassi appoggia la mozione che viene subito votata all’unanimità.
Punto 2 dell’OdG: ANAGRAFI CONSOLARI E DISPONIBILITÀ DEI DATI PER I COMITES Il Presidente Nascimbeni invita i presenti a visionare gli allegati 2a, 2b e 2c. Il Presidente Nascimbeni segnala il sistema internet “InfoPass”, che dà la possibilità di prendere appuntamenti con gli uffici d’immigrazione senza dover fare la fila; e la guida “Welcome to the US: a guide for new immigrants” ideata per spiegare e semplificare le formalità burocratiche agli stranieri residenti negli US. Il presidente Nascimbeni sostiene la necessità di aggiornare le anagrafi consolari attraverso una stretta collaborazione tra i Consolati, i Comuni e i Comites, questi ultimi in grado di dare un grande aiuto grazie alla loro profonda conoscenza della comunità. La collaborazione dovrebbe in ogni caso restare una prassi e non un episodio isolato. Propone che ogni mese il Consolato invii la lista anagrafica ai Comites affinché siano effettuate le necessarie verifiche. Il Primo Consigliere Galluccio fa notare che la legge impedisce la divulgazione dei nomi/indirizzi. Il Presidente Sassi propone il libero accesso alle liste anagrafiche unicamente ai presidenti dei Comites, con gli impegni civili e penali che ne conseguono. Il Presidente Arcobelli fa una mozione per una proposta legislativa da inoltrare al Parlamento Italiano, per permettere una comunicazione diretta con i Connazionali, nonche' elettori, rendendo reperibili le liste anagrafiche al Comites, legittimando cosi' la sua figura e la sua esistenza. La Consigliera Mangione propone che, per le prossime elezioni, vengano utilizzate le anagrafi consolari invece delle liste AIRE. Il Consigliere Della Nebbia vorrebbe che fossero disponibili non solo i nomi con gli indirizzi, ma anche, per esempio, le date di nascita, come se il Comites fosse un piccolo Comune. Il Presidente Liberati sostiene che sia inammissibile che uno dei membri del Comites abbia invece, in passato, potuto accedere personalmente a questa lista. Il Presidente Sassi riprende le mozioni dei Presidenti Nascimbeni ed Arcobelli: cambiare la legge 283 per permettere di divulgare le informazioni ai Comites, riconosciuti come figura istituzionale e di utilizzare i dati dell’anagrafe consolare che sono più vicini alla realtà rispetto a quelli dell’AIRE. La mozione viene votata all’unanimità. Il Presidente Ferrigno osserva che molti connazionali non vogliono iscriversi all’AIRE, per poter mantenere, ad esempio, il porto d’armi. Il Primo Consigliere Galluccio ribadisce che migliaia di connazionali vivono in USA senza essere iscritti all’AIRE e mantenendo la residenza in Italia. È il Comune che tiene l’elenco degli elettori. Washington DC aveva 8000 elettori, ma ne sono stati riconosciuti solo 1800. Chi vuole votare deve poter votare e sarebbe meglio accettarlo se risiede all’estero anche se non iscritto all’AIRE. Il Presidente Ferrigno dice che, così, si incoraggia l’illegalità. Il Presidente Zuccarello fa notare che l’anagrafe consolare comprende
anche i pregiudicati e che, quindi, il Ministero non accetterà.
Punto 3 dell’OdG: RIACQUISTO DELLA CITTADINANZA ITALIANA PERSA PRIMA DEL 16/8/1992 Il Presidente Sassi, dopo aver invitato i presenti a visionare l’allegato 3a e la nota procedurale del Primo Consigliere Galluccio (allegato 3b), chiede che le procedure per riacquistare la cittadinanza siano semplificate. La legge 5/2/1992, n.91, riporta che il riacquisto della cittadinanza italiana dopo un anno di residenza in Italia è automatico. Il Comune deve fare delle verifiche inviando i vigili a casa del nuovo residente: il problema è che i Comuni aspettano anche un anno prima di cominciare queste verifiche. Oppure, si può riacquistare la cittadinanza in seguito a dichiarazione, dopo aver effettuato il servizio militare in Italia, o aver assunto un pubblico impiego alle dipendenze dello Stato italiano, anche all’estero. Se si è persa la cittadinanza per aver fatto il Servizio Militare all’estero o per non aver abbandonato una carica assunta per un ente pubblico straniero, per riacquistarla è necessario risiedere almeno due anni in Italia e/o dimostrare di aver lasciato l’impiego, la carica o il servizio militare assunti o prestati nonostante l’intimazione. Il Presidente Ferrigno vorrebbe che l’Italia si mettesse in linea con altri paesi dell’Europa, come l’Irlanda, il Portogallo o la Spagna, i quali agevolano i propri connazionali. Il Presidente Cicala aggiunge che la cittadinanza deve essere riacquistata senza “se” e senza “ma”. Il Primo Consigliere Galluccio dice che esistono già 24 proposte di legge a questo proposito. La procedura è spiegata nel messaggio n. 303/110893 del 4 marzo 2004 dal Ministero degli Affari Esteri, ai sensi dell’art.13 della legge 5.2.1991, n.91. Il Presidente Zuccarello propone di infliggere una multa o una penale a chi, benché residente all’estero, non si sia iscritto all’AIRE entro il tempo previsto dalla legge. Secondo il Presidente Ferrigno è poco dignitoso che in Italia, gli Italiani debbano fare la coda insieme agli Extracomunitari. Il Presidente Sorriso dice che se si allarga troppo la possibilità di riottenere la cittadinanza, migliaia di persone ne approfitterebbero, causando problemi non indifferenti al Governo Italiano. Fa notare il Presidente Cicala che il riacquisto deve essere possibile unicamente a coloro che l’hanno perduta, non a tutti quelli che non l’hanno mai avuta. Secondo il Presidente Cianfaglione, bisognerebbe cambiare la legge solo in funzione delle votazioni del 2006. Il Consigliere Centofanti sostiene che, poiché il progetto di legge c’è già, ci dovremmo limitare ad assicurarci che questo vada avanti. Il Primo Consigliere Galluccio ripete le procedure descritte dalla legge del ’92 e che tutto dipende dal Ministero dell’Interno I presenti si associano alla proposta elaborata dai Presidenti Sassi
e Ferrigno, che viene passata all’unanimità.
Punto 4 dell’OdG: INFORMAZIONI DA PARTE DELL’AMBASCIATA E DEI CONSOLATI Il Presidente Sassi, dopo aver invitato i presenti a visionare l’allegato
4a e le note del Primo Consigliere Galluccio (allegato 4b), mette in evidenza,
malgrado l’art.3 del Regolamento d’Attuazione, i grossi problemi d’incomprensione
che esistono tra il Consolato e i Comites, e fa quattro proposte:
Il Presidente Zuccarello illustra la situazione in cui si è trovato il Comites di Los Angeles in occasione dell’approvazione dei fondi ($300.000) destinati alle scuole. Il Comites è stato informato la mattina stessa della riunione, il 20 settembre, quando l’ambasciata ne era a conoscenza da tempo. È anche una questione di rispetto, e inoltre il nostro parere dovrebbe essere vincolante –aggiunge il Consigliere. Secondo il Presidente Liberati, bisognerebbe portare il preavviso per i Comites a 4 mesi. Secondo il Presidente Sassi è impensabile: 45 giorni sono più che sufficienti. Il Consigliere Della Nebbia sostiene che il Comites dovrebbe essere informato fin dall’inizio del progetto, in modo che possa collaborare, non solo approvare. Il Primo Consigliere Galluccio consiglia ai Comites, i cui Consolati sono inadempienti, di metterli in mora e metterne a verbale le deficienze. Ricorda inoltre che, sul sito web dell’Ambasciata, è stato affisso l’art.3 del Regolamento di Attuazione che disciplina il flusso delle informazioni tra l’ufficio consolare ed il presidente del Comites. La proposta di approvare i quattro punti proposti dal Presidente Sassi
passa all’unanimità.
Punto 5 dell’OdG: COORDINAMENTO DEGLI ENTI GESTORI A LIVELLO CIRCOSCRIZIONALE E FEDERALE Il Delegato Brocchetto, dopo aver invitato i presenti a visionare l’allegato 5a, sostiene che gli enti gestori dovrebbero essere aiutati a trovare finanziamenti attraverso la ricerca di grants e finanziamenti privati in modo da poter essere più autonomi e che, al crescente interesse verso la lingua e cultura italiana, è seguita una carenza di insegnanti ed una loro non adeguata preparazione professionale. Il Presidente Sassi aggiunge che spesso gli enti gestori di una stessa circoscrizione non comunicano tra loro. Inoltre, alcune circoscrizioni hanno più di un ente, altre non ne hanno nessuno. Bisognerebbe uniformare la situazione. Sarebbe utile riunire gli enti, i Comites e i presidi per fare il punto della situazione. Ci deve essere sinergia tra Comites ed Istituti di Cultura, organizzando anche corsi di formazione a livello circoscrizionale (allegato 5b). Non bisogna creare altre figure ma far funzionare le esistenti. Il Presidente Arcobelli propone la standardizzazione dei Comites, come si è già fatto per il sito web, linkato con l’Ambasciata. È già stato redatto un questionario (allegato 5c), ascoltando i suggerimenti di un centinaio di connazionali residenti nella circoscrizione consolare di Houston. Questo “survey sarà inserito, per il momento, nel sito web e nella newsletter Comites di Houston. Il primo Consigliere Galluccio ribadisce che il compito dei Comites è descritto dalla legge ed è quindi bene che nel gruppo ci siano degli esperti; tuttavia le esigenze sono molto diverse secondo le circoscrizioni e quindi la standardizzazione dei Comites crea una perdita di libertà. Ricorda che la possibilità di una riunione generale tra enti, presidi e Comites, non potrà essere finanziata da fondi italiani, a meno di una modifica del Capitolo. Il Presidente Sassi propone di sensibilizzare sia i Comites che i Consolati
ad essere più attivi nel rispetto della legge e nel risparmio delle
risorse, oltre a ritenere, per ora, sufficiente il coordinamento all’interno
di ciascuna circoscrizione. La proposta passa all’unanimità.
Punto 6 dell’OdG: CONOSCENZA DELL’ITALIANO DA PARTE DEI VICE-CONSOLI ONORARI Il Presidente Zuccarello invita i presenti a visionare i suoi tre punti nell’allegato 6a e le note redatte dal Primo Consigliere Galluccio nell’allegato 6b. Il Consigliere Zuccarello afferma che la maggior parte dei vice-consoli onorari non conosce l’italiano. Il Presidente Ribaudo dice che, in Arizona, l’avvocato vice-console discrimina contro gli Italiani e, addirittura, firma delle procure in italiano senza averle capite. Il Primo Consigliere Galluccio riafferma l’utilità di rendere pubbliche e per iscritto tutte le lamentele dei Comites. Il Presidente Sassi propone che l’Ambasciata intensifichi i controlli relativamente alle nomine dei vice-consoli e coinvolga possibilmente anche i Comites nelle scelte. Il Presidente Zuccarello ribadisce la necessita` di coinvolgere i Comites nelle scelte, perche` i Comites rappresentano i cittadini italiani che lo hanno eletto. Il Primo Consigliere Galluccio risponde che le procedure sono ben definite e che i Comites devono semplicemente mettere per iscritto le varie proteste ed inviarle ai Ministeri, con copia al Console. Il Presidente Zuccarello riprende il punto 6 dell’allegato 4a ed asserisce la necessità, da parte dell’Intercomites, di poter far ricorso. Il Primo Consigliere Galluccio fa notare che la legge del 23 ottobre 2003, n.286- art. 24, e il D.P.R. 395/2003- art. 23, rispondono alle questioni appena sollevate. Ricorda ancora che le eventuali cause devono essere auto-finanziate dai singoli. Il Presidente Liberati dice che lui stesso è stato denunciato alla Corte dei Conti e che nessuno ha fatto niente per lui. Il Presidente Zuccarello propone che i depliant e gli eventi in generale pubblicizzati dagli Istituti di Cultura vengano scritti sia in italiano che in inglese e non solo in inglese come si fa ora. Chiede, inoltre, cosa si debba fare nel caso in cui le leggi italiane non coincidano con quelle americane; propone quindi un finanziamento per integrare la legge italiana negli statuti. Il Presidente Cicala ci informa che lo stato del Delaware è molto liberale e propone che tutti i Comites siano quindi incorporati in questo stato. La proposta non passa. Il Presidente Zuccarello ripropone quindi di richiedere alle autorita`
preposte che tutti i consoli onorari siano in grado di parlare l’italiano
e questa proposta passa all’unanimita`.
Punto 7 dell’OdG: ASSISTENZA SANITARIA PER I CITTADINI ITALIANI ISCRITTI ALL’ANAGRAFE Il Presidente Arcobelli, dopo aver invitato i presenti a visionare l’allegato 7a, fa una mozione per una proposta legislativa da inoltrare al Parlamento Italiano, chiedendo che ai cittadini italiani, ancorché residenti all’estero in paesi extra-comunitari, vengano riconosciuti pienamente, almeno quando rientriamo in Patria, gli stessi diritti alla sanità di cui godono i nostri concittadini residenti. Il Presidente Zuccarello afferma che l’Italiano residente all’estero è “coperto” qualora rientri in Italia per i primi due mesi e in caso di rientro premanente e che nell’allegato 7b si trovano le leggi ed alcune informazioni concernenti il sistema sanitario italiano. La proposta del Presidente Arcobelli viene votata ed approvata all’unanimità.
Punto 8 dell’OdG: PENSIONI: CONVENZIONE INTERNAZIONALE ITALIA-STATI UNITI Il Presidente Luise, dopo aver invitato i presenti a visionare gli allegati 8° e 8b, propone di chiedere il condono per i pensionati ai quali sono state fatte delle richieste di rimborso del 2002, vista anche l’assenza di intento di dolo da parte loro. La mozione era già stata proposta dal CGIE. I presenti si associano all’unanimità ed approvano la proposta. Il Consigliere Nestico ci informa che il CGIE ha approvato due gruppi
di lavoro: uno relativo alla situazione femminile, l’altro riguardante
la sanità. Per il secondo, si riuniranno i medici italiani di tutto
il mondo e il Consigliere Nestico si impegna a portare avanti anche questa
richiesta.
Punto 9 dell’OdG: RAPPORTI CON RAI INTERNATIONAL Il Presidente Cianfaglione, dopo aver invitato i presenti a visionare l’allegato 9, sostiene la necessità che RAI International sia anche un veicolo d’informazione. Mette poi al corrente i presenti che Fox Television (Murdoch SkyTV) trasmetterà dei programmi in italiano attraverso quattro reti, 24 ore su 24, per il costo di circa 38$ al mese. Si potrà ricevere RAI International per via cavo e, in alcuni stati anche via satellite. Il Presidente Cicala mette l’accento sull’importanza dell’informazione di ritorno e propone che, per questa, non ci si avvalga più dei giornalisti che, venendo dall’Italia e rimanendo tre giorni in loco, pensano di conoscere la comunità. Propone invece che siano i Comites a fornire le notizie. Il Presidente Ferrigno fa notare che l’informazione di ritorno è interessante solo a livello locale o regionale, non nazionale e che, quindi, bisognerebbe spingere RAI 3 a collaborare con noi. Il Presidente Cianfaglione fa una proposta: che la RAI proponga una
rete di ritorno, appoggiata da RAI 3. La mozione viene approvata all’unanimità.
Punto 10 dell’OdG: RAPPRESENTANZA DEI COMITES E ASSEMBLEA ELETTORALE DEL CGIE Il Presidente Cicala, dopo aver invitato i presenti a visionare l’allegato 10, chiede una delucidazione della parola “organo di rappresentanza” e sostiene che ci sia una contraddizione nei termini di legge che descrivono il Comites, dove viene definito “…ente di rilevanza pubblica con l’Italia e di natura privata sul piano internazionale”. Domanda inoltre il motivo di avere anche dei consiglieri CGIE “nominati”, oltre agli eletti e ai cooptati. Il Consigliere Centofanti sostiene che è un modo per dare la possibilità a chi non è riuscito a far parte del Comites, di “entrarvi da un’altra porta”. Il Consigliere Sorriso aggiunge che il Comites ha il potere di far decadere chiunque, fermo restando che chiunque può poi far ricorso. Il primo dei non-eletti prenderà il posto del Consigliere eventualmente decaduto, ma è il Consiglio che prende la decisione, al proprio interno. Il Presidente Ferrigno domanda se i Vice-Consoli possono candidarsi al Comites e se possono non essere italiani. Il Primo Consigliere Galluccio risponde che si possono candidare, se non sono dipendenti dello Stato. Aggiunge che, secondo lui, non si tratta di una carica istituzionale. La legge dice che i Vice-Consoli possono non essere italiani. Il Presidente Cicala propone che la legge del 2003, visto che l’Italia
fa parte dell’Unione Europea, venga riveduta; i presenti approvano all’unanimità.
Punto 11 dell’OdG: RUOLO E RAPPRESENTATIVITÀ DEI CONSIGLIERI CGIE PER GLI USA Il Presidente Ribaudo, dopo aver invitato i presenti a visionare l’allegato 11, informa i presenti che il CGIE degli Stati Uniti non ha potuto portare un’esperta alla conferenza di Adelaide, Australia, e propone che si faccia una protesta ufficiale affinché non si permetta più al Consiglio di Roma di prendere una decisione in contraddizione con quella che, democraticamente, è stata votata in seno al CGIE degli Stati Uniti. La Consigliera Mangione asserisce che deve essere cambiata la legge e fare in modo che sia il Comitato dei Presidenti a decidere se l’esperto debba essere pagato o no. Propone una mozione: rendere ogni continente responsabile unico. Il Primo Consigliere Galluccio sostiene che questo non è un argomento dell’OdG e che, vista l’esperienza, è importante che venga democraticamente scelto un esperto per la conferenza sui giovani prevista a San Francisco nel 2005. Sottolinea pero` che la legge non prevede fondi per finanziarne la presentazione. Il Consigliere Centofanti rimprovera il consigliere Mangione per l’eccessiva faziosita`, che ha impedito agli Stati Uniti di essere rappresentati adeguatamente e per il mancato conseguimento degli obiettivi per i quali e` stata eletta. Il Consigliere Della Nebbia si associa alla lamentela del consigliere Centofanti e propone che le decisioni del CGIE siano prese nelle sedi dovute e che il consigliere Mangione la smetta di voler rappresentare gli USA, in quanto non e` mai stata delegata. L’approvazione è unanime. Il Presidente Zuccarello propone una mozione di sfiducia nei confronti
del Consigliere Mangione da inviare al CGIE. Il Presidente Sassi risponde
che la proposta verra’ messa all’ordine del giorno della prossima riunione
del Comitato dei Presidenti.
Punto 12 dell’OdG: ELEZIONE COORDINATORE COMITATO DEI PRESIDENTI DOPO IL 30/6/2005 Il Presidente Sassi ricorda che il suo mandato di coordinatore terminera` il 30 giugno 2005. Propone, come prossimo coordinatore e suo sostituto, il Presidente Cianfaglione. I presenti approvano all’unanimità. I lavori terminano alle ore 18:20. |