• CHI SONO I COMITES

  • C

    O

    M

    I

    T

    E

    S
     

    U

    S

    A

     
    Boston
    Chicago
    Chicago
    Detroit
    Filadelfia
    Filadelfia
    Houston
    Houston
    Los Angeles
    Los Angeles
    Miami
    Miami
    New York
    New York
    San Francisco
    San Francisco
    Wasahington, DC
    Washington, DC


    Canada
    Montreal
    Toronto


    Centro
    America
    Messico
    Repubblica Dominicana


    Sud 
    America
    ARGENTINA:
    -Buenos Aires
    -Cordoba
    -Rosario
    ---
    Brasile
    Costa Rica
    Peru`
    Uruguay


    Europa

    GERMANIA:
    - Berlino
    - Colonia
    - Dortmund
    - Francoforte
    - Friburgo
    - Hannover
    - Monaco di Baviera
    - Stoccarda
    ---
    SPAGNA:
    -Barcellona
    -Madrid
    ---
    SVIZZERA:
    -Vallese Sion
    -Vaud Friburgo
    -Zurigo
    ---
    Danimarca
    Francia
    Grecia
    Irlanda del Nord
    Lussemburgo
    Monaco
    Olanda
    Scozia



    Africa
    Marocco


    Medio Oriente 
    Israele




    Australia
    Capital
    Melbourne
    Perth



    Chi sono i Comites: 

    I COMITES sono organi elettivi che rappresentano le esigenze dei cittadini italiani residenti all'estero nei rapporti con gli Uffici consolari, con i quali collaborano per individuare le necessità di natura sociale, culturale e civile della collettività italiana. 
    I COMITES, in collaborazione, oltre che con le Autorità consolari, anche con le Regioni e le autonomie locali nonchè con Enti e Associazioni operanti nella circoscrizione consolare, promuovono, nell'interesse della collettività italiana, tutte quelle iniziative ritenute opportune in materia di vita sociale e culturale, assistenza sociale e scolastica, formazione professionale, settore ricreativo e tempo libero.
    I COMITES, d'intesa con le Autorità consolari, possono rappresentare le istanze della collettività italiana residente nella circoscrizione alle Autorità e alle Istituzioni locali.
    I COMITES sono composti da 12 o 18 membri, a seconda del numero dei connazionali residenti in ciascuna circoscrizione consolare e durano in carica cinque anni.
    Legge: 
    LEGGE 23 ottobre 2003, n. 286
    Norme relative alla disciplina dei Comitati degli italiani all'estero.  (G.U. 250 del 27.10.2003)
    La Camera dei deputati ed il Senato della Repubblica hanno approvato;
    IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 
    Promulga...
    LEGGE

    Schema: 

    Schema di decreto
    del Presidente della Repubblica recante regolamento di attuazione della legge 23 ottobre 2003, n. 286, recante Norme relative alla disciplina dei Comitati degli italiani all’estero. (Approvato dal Consiglio dei Ministri il 27.11.2003)
    IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
    Emana...
    SCHEMA




     
    ELEZIONI POLITICHE ITALIANE - 25 SETTEMBRE 2022

    Sapevi che l’ultimo Presidente del Consiglio legittimamente eletto dal popolo fu Silvio Berlusconi, nel lontano 2008? Sapevi che da allora ci sono stati ben sette Governi, guidati successivamente da Monti (16 mesi), Letta (10 mesi), Renzi (34 mesi), Gentiloni (18 mesi), Conte 1 e Conte 2 (32 mesi complessivi), Draghi (18 mesi fin adesso). Sette governi e sette presidenti, nessuno eletto dal popolo e per lo più allineati con la Sinistra. Perciò è importante che questa volta più che mai eserciti il tuo diritto e dovere di voto nelle Elezioni Politiche del 25 settembre 2022. Metti fine a questo scempio di Governi di palazzo e coalizioni assurde mirate unicamente a mantenere poltrone. Vota il Centro Destra unito, la Trinità della politica italiana. Non mancare, segui attentamente le istruzioni su http://www.italiausa.com dove troverai anche altre informazioni pertinenti.  IMPORTANTE: Il tuo voto deve arrivare al Consolato entro le ore 16.00 del 22 settembre 2022.

     CONGRATULAZIONI ITALIA
    VINCE LA DEMOCRAZIA

    La Riforma Costituzionale proposta dal Governo, che è sottoposta a Referendum confermativo, incide fortemente - e negativamente - sulla rappresentanza parlamentare dei cittadini italiani all’estero.
    Referendum costituzionale, tutte le falle della riforma pasticciata
    Possibile che per abolire il Senato e semplificare la vita istituzionale del Parlamento italiano sia stato deciso di riscrivere ben 47 articoli della nostra Carta Costituzionale con il rischio concreto di produrre solo caos e approssimazione? La riforma Renzi-Boschi per cui gli italiani saranno chiamati alle urne referendarie il 4 dicembre...                    LEGGI
    LA SEMPLIFICAZIONE (?) DELLA RIFORMA COSTITUZIONALE:

    Articolo 70 - oggi

    “La funzione legislativa è esercitata collettivamente dalle due Camere. “

    Articolo 70 – domani (se vince il "SI")

    “La funzione legislativa è esercitata collettivamente dalle due Camere per le leggi di revisione della Costituzione e le altre leggi costituzionali, e soltanto per le leggi di attuazione delle disposizioni costituzionali concernenti la tutela delle minoranze linguistiche, i referendum popolari, le altre forme di consultazione di cui all’articolo 71, per le leggi che determinano l’ordinamento, la legislazione elettorale, gli organi di governo, le funzioni fondamentali dei Comuni e delle Città metropolitane e le disposizioni di principio sulle forme associative dei Comuni, per la legge che stabilisce le norme generali, le forme e i termini della partecipazione dell’Italia alla formazione e all’attuazione della normativa e delle politiche dell’Unione europea, per quella che determina i casi di ineleggibilità e di incompatibilità con l’ufficio di senatore di cui all’articolo 65, primo comma, e per le leggi di cui agli articoli 57, sesto comma, 80, secondo periodo, 114, terzo comma, 116, terzo comma, 117, quinto e nono comma, 119, sesto comma, 120, secondo comma, 122, primo comma, e 132, secondo comma. Le stesse leggi, ciascuna con oggetto proprio, possono essere abrogate, modificate o derogate solo in forma espressa e da leggi approvate a norma del presente comma. Le altre leggi sono approvate dalla Camera dei deputati. Ogni disegno di legge approvato dalla Camera dei deputati è immediatamente trasmesso al Senato della Repubblica che, entro dieci giorni, su richiesta di un terzo dei suoi componenti, può disporre di esaminarlo. Nei trenta giorni successivi il Senato della Repubblica può deliberare proposte di modificazione del testo, sulle quali la Camera dei deputati si pronuncia in via definitiva. Qualora il Senato della Repubblica non disponga di procedere all’esame o sia inutilmente decorso il termine per deliberare, ovvero quando la Camera dei deputati si sia pronunciata in via definitiva, la legge può essere promulgata. L’esame del Senato della Repubblica per le leggi che danno attuazione all’articolo 117, quarto comma, è disposto nel termine di dieci giorni dalla data di trasmissione. Per i medesimi disegni di legge, la Camera dei deputati può non conformarsi alle modificazioni proposte dal Senato della Repubblica a maggioranza assoluta dei suoi componenti, solo pronunciandosi nella votazione finale a maggioranza assoluta dei propri componenti. I disegni di legge di cui all’articolo 81, quarto comma, approvati dalla Camera dei deputati, sono esaminati dal Senato della Repubblica, che può deliberare proposte di modificazione entro quindici giorni dalla data della trasmissione. I Presidenti delle Camere decidono, d’intesa tra loro, le eventuali questioni di competenza, sollevate secondo le norme dei rispettivi regolamenti. Il Senato della Repubblica può, secondo quanto previsto dal proprio regolamento, svolgere attività conoscitive, nonché formulare osservazioni su atti o documenti all’esame della Camera dei deputati».
    CI CAPITE QUALCOSA?

    Notiziario 2016


    LE COMMISSIONI DI LAVORO DEI COMITES
    Capita di sentire le chiacchere più strane riguardo ai Comites, prevalentemente inventate da chi non conosce questa istituzione, né tantomeno le leggi che la governano.
    I Comites sono organi elettivi che rappresentano le esigenze dei cittadini italiani residenti all’estero nei rapporti con gli uffici consolari, con i quali collaborano per individuare le necessità della collettività italiana, di natura sociale, culturale e civile.
    In teoria i Comites, in collaborazione, con le autorità consolari, con le Regioni, con le autonomie locali, con Enti e Associazioni operanti nella circoscrizione consolare, dovrebbero promuovere, nell’interesse della collettività italiana residente nella circoscrizione, tutte quelle iniziative ritenute opportune in materia di vita sociale, culturale, scolastica, professionale e ricreativa.
    In pratica le attività principali dei COMITES sono due:
    1)    Emettere dei pareri obbligatori, ma non vincolanti, su argomenti specifici, quando espressamente richiesti dal consolato generale di riferimento.
    2)    Organizzare le attività delle commissioni di lavoro, singolarmente specializzate in aspetti specifici, nell’interesse generale degli italiani residenti nella circoscrizione consolare.
    Nella prima attività tutti i membri eletti si devono esprimere, coadiuvati anche dalle informazioni fornite dall’apposita commissione delegata.
    Nella seconda attività, ogni singola commissione procede con la massima autonomia, gestita sotto la responsabilità di un presidente eletto dal Comitato, ma allargata ai cittadini che volontariamente vogliono entrare a far parte della commissione.
    Il Presidente di ogni commissione deve essere in grado di ricercare e di selezionare elementi attivi e preparati che si possano riunire periodicamente per discutere i temi più importanti, che possano proporre delle soluzioni reali alle autorità competenti e soprattutto che possano dar luogo a eventi rilevanti, rispettando gli obiettivi del mandato.
    La gestione della commissione non è un compito facile, perché rappresenta il vero punto d’incontro costruttivo tra la comunità italiana e le istituzioni presenti in loco.
    Una commissione senza la partecipazione numerosa, qualificata e motivata dei concittadini residenti, non può dare dei grandi risultati.
    Un Comites senza le commissioni di lavoro attive, che portano delle proposte e dei risultati tangibili, non ha motivo di esistere.
    Tutti i nostri concittadini, che potrebbero portare delle nuove idee, sono pertanto invitati a far parte delle commissioni di lavoro e portare in quella sede i loro suggerimenti e le loro proposte, sempre nell’interesse generale dei connazionali residenti all’estero.
    Cesare Sassi  
    www.comites-miami-2015.com  

    Notiziario 2015
    CGIE - OBIETTIVO: AIUTARE GLI ITALIANI ALL'ESTERO
    Cari Connazionali,

    con la legge del 6 Novembre 1989 n.368 e` stato istituito il Consiglio Generale degli Italiani all’Estero, come organismo di rappresentanza delle comunita` italiane all’estero.
    Il C.G.I.E. e` stato recentemente ridotto a sessantatre membri, dei quali quarantatre in rappresentanza delle comunita` italiane all’estero e venti nominati con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri.
    I quarantatre componenti vengono eletti sia dai membri dei Comites delle circoscrizioni consolari nel mondo, sia dai rappresentanti designati dalle associazioni delle comunita` italiane, ufficialmente registrate nei consolati.
    I membri dei C.G.I.E. pertanto non sono un’emanazione diretta dell’elettorato dei connazionali all’estero, ma sono una rappresentanza parziale dei delegati, pure inficiata dalle nomine governative (partiti, confederazioni sindacali, stampa, etc.).
    Quindi, pur riconoscendo un ottima preparazione ed un’instancabile attivita` ad alcuni dei suoi Consiglieri, il C.G.I.E. in venticinque anni di esistenza ha combinato ben poco ed e` invece costato molto ai contribuenti italiani.
    Dal Maggio 2006 abbiamo avuto 6 senatori e 12 deputati a rappresentare gli italiani all’estero, eletti con suffragio universale e dedicati a tempo pieno a risolvere le varie problematiche, quindi sarebbe stato logico che la legge istitutiva del CGIE fosse riformata o che magari lo stesso C.G.I.E. venisse addirittura abolito.
    Attualmente le forze politiche dell’opposizione hanno delegittimato questa istituzione perche` non rappresentativa dell’elettorato; viceversa il Segretario Generale del C.G.I.E. ha recentemente promosso delle riunioni straordinarie per definire le linee guida per una  eventuale riforma.

    Come ha giustamente dichiarato il Consigliere uscente Della Nebbia, fino a quando nel CGIE saranno presenti i professionisti della politica (patronati, enti gestori, persone senza un lavoro all’estero) ossia coloro il cui “pane quotidiano” arriva dall'Italia e dipendono dalle strutture politiche italiane, gli italiani all'estero in generale ed il CGIE in particolare saranno un oggetto politico (da usare ai fini della politica Italiana) non un soggetto politico capace d'aiutare l'Italia a crescere.
    Ci auguriamo quindi che, dopo queste elezioni, i nuovi Consiglieri facciano ricorso alla forza irresistibile degli argomenti validi invece che a quella poco convincente della polemica partitica e che dunque questo Ente venga completamente riorganizzato e finalizzato per migliorare l’attivita` dei Comites e dei Patronati, con il concreto obiettivo di voler aiutare gli italiani residenti all’estero.
    Cesare Sassi  
    (14 Settembre 2015)  

    COMITES E CGIE: ECCO COSA NON VA E COME CAMBIARE
    di Valter Della Nebbia
    22 SETTEMBRE 2015 - Una vita non esaminata non è degna di essere vissuta. Questa (o qualcosa di simile) è una affermazione attribuita a Socrate. Non credo di tradire il pensiero del filosofo pensando che anche la vita politica di un uomo debba essere analizzata. Personalmente ho avuto l’onore e l’onere di servire “politicamente” gli Italiani all’estero nella doppia funzione di consigliere Comites e consigliere CGIE sin dal lontano 2004. Esaminando le due esperienze trovo da una parte la soddisfazione per il lavoro svolto e gli obiettivi raggiunti lavorando nel Comites di Houston sotto la direzione dell’abile Arcobelli. E dall’altra le frustrazioni, le delusioni e le amarezze scaturite dal mio impegno nel CGIE. Queste sensazioni, diametralmente opposte, a prima vista sembrano illogiche. Entrambi (Comites e CGIE) sono organi composti da volontari che si raccordano con il MAECI per rappresentare gli italiani residenti all’estero ed aiutare l’Italia ad utilizzare quell’enorme risorsa economica e di competenze quali sono gli emigrati. Ma allora perché alla fine di ogni riunione del CGIE esco incazzato nero e guardo al futuro con lo stesso atteggiamento con il quale si pensa alla prossima visita dal dentista, mentre invece alla fine degli incontri del Comites sono soddisfatto ed insieme agli altri consiglieri ci ritroviamo contenti ed in armonia al ristorante?...
    ELEZIONI CGIE - NORD AMERICA
    A tutti gli elettori del CGIE della circoscrizione Nord America-Stati Uniti .
    Cari Amici, ormai ci avviciniamo alla data del 26 Settembre dove in quasi tutte le circoscrizioni di Ambasciate Italiane nel mondo si svolgeranno le elezioni per il rinnovo dei cons. CGIE. Purtroppo i cons da eleggere passano da 5 a 2 negli USA , dal CTIM all ultima elezione furono eletti 2 consiglieri . Adesso con la nuova composizione , con i 2 posti a disposizione si potrà dare solo 1 preferenza . Situazione ben diversa rispetto a 11 anni fa,oggi è più difficile per chiunque si volesse presentare. I Membri eletti ai Comites con liste CTIM o Liste civiche dovranno fare confluire le preferenze sui nostri candidati che hanno le migliori possibilita' di vincere.
    Non credo di sbagliare nel dare un'indicazione, pur da lontano, a favore di un italiano che potrà ben rappresentare i connazionali degli Stati Uniti d'America  in seno al prossimo CGIE. Io proporrei Vincenzo Arcobelli, il quale non si candiderebbe per spirito di parte nè per ricerca di prestigio personale: lo farebbe con quel disinteresse che è proprio degli uomini onesti e con quello spirito altruistico con cui si è fatto conoscere da anni in tutto il continente americano, promuovendo iniziative di solidarietà, volontariato, beneficienza, sostegno a organizzazioni ed iniziative religiose, storiche,patriottiche, civiche, sportive ed accademiche, tradizionali ,del mondo dell'emigrazione e della Rappresentanza,con estrema serietà e professionalità .
    Né si può dimenticare la sua guida illuminata del Comites del Texas, l'annuale promozione della conferenza dei ricercatori e scienziati italiani nel mondo, la celebrazione del Columbus day  come atto di orgoglio italo americano, la Madonna della Sfida, l'omaggio ai Caduti e prigionieri di Hereford nel solco di una rinnovata amicizia tra Italia e Usa e tante altre ancora, come l'accordo bilaterale tra le università italiane e texane e per la promozione della lingua e della cultura italiana .
    Ma soprattutto l'impegno diuturno e generoso verso gli italiani, vecchi e giovani, in ogni luogo d'America.
    Chi ha la possibilità di sostenerlo al nuovo CGIE lo faccia e senza timori. Non sarà uno in più a scaldare una sedia, ma uno di quelli che scalda i cuori.
    Cordialmente
    Roberto Menia
    Segretario Generale CTIM


    VERGOGNA di Cesare Sassi
      E’ veramente una vergogna che gli italiani residenti all’estero siano ancora considerati dei cittadini di serie B e che siano presi in giro in tutte le occasioni!
    Il Consiglio dei Ministri dell’11 Novembre ha approvato un “provvedimento urgente che posticipa la data di voto per l’elezione dei componenti dei comitati degli italiani all’estero (Comites) che si è reso necessario per favorire una maggiore affluenza al voto, visto che la nuova procedura di registrazione introdotta per la prima volta richiede tempi ulteriori per raccogliere una più vasta partecipazione”. Bisogna ricordare che i precedenti Comites sono stati eletti nel 2004 e che ai sensi dell’art. 8 della legge 286, del 23 Ottobre 2003, dovevano restare in carica solo cinque anni e precisamente fino al 2009. Invece sono stati prorogati diverse volte, con la scusa di rivedere la legge che li governava e di valutare le varie richieste pervenute dai Comites stessi, che si rendevano conto di essere poco utili alla comunità e poco tutelati dallo Stato italiano.
      Finalmente nel 2014 sono state indette le nuove elezioni che, pur mantenendo la legge 286 oramai obsoleta, hanno adottato una nuova procedura, troppo complicata, di registrazione anticipata negli elenchi elettorali dei Consolati.
      Risultato: Gli iscritti a livello mondiale sono solo il 2% e in molte circoscrizioni consolari non si è presentata neanche una lista di candidati (Atene, Bangkok, Barcellona, Bucarest, Chicago, Detroit, Dublino, Edimburgo, Lisbona, Nizza, Oslo, Perth, Praga, Stoccolma, Vienna, etc.).
      Solo dopo la data di chiusura della presentazione delle liste, il Consiglio dei Ministri, senza nemmeno avvertire i parlamentari eletti nelle circoscrizioni estere, approva un decreto di rinvio, dimostrando che siamo davvero in mano a degli improvvisatori pressapochisti, ben lontani dal voler realizzare una riforma totale, ponderata e definitiva dei nostri organi di rappresentanza all’estero.
      Il problema della scarsa partecipazione è generato dalla scarsa fiducia verso la politica e verso le istituzioni e non può essere risolto semplicemente posticipando la procedura d’iscrizione ai Consolati.

      La vera causa di questa decisione potrebbe invece essere molto più triste, stando alle dichiarazioni dei parlamentari PD eletti all’estero e dal Segretario generale del CTIM, i quali ringraziano pubblicamente il ministro Gentiloni per “la riapertura dei termini di presentazione delle liste” e di fatto ammettono che, essendo poche le liste legate ai loro partiti, hanno bisogno di tempo per crearne altre.
      Allora una lista di un Comites deve fare riferimento a un partito italiano?
      I Comites devono esistere solo per collaborare con i Consolati nell’assistere gli italiani residenti all’estero e non devono fare politica nel modo più assoluto; ecco un altro motivo per la scarsa fiducia nelle istituzioni all’estero.
      Il rinvio della data delle elezioni dei COMITES, inoltre, comporta automaticamente il prolungamento per un altro anno di questo inutile CGIE e lo spostamento dell’entrata a regime della nuova legge relativa alla sua composizione.
      Anche se tutto questo potrebbe sembrare una barzelletta, faremo finta di credere a Gentiloni e manterremo il nostro impegno a far sì che il numero d’italiani all'estero, che parteciperanno a queste elezioni, sia il più alto possibile, onde poter dimostrare l’esistenza attiva del nostro elettorato e sperare in una maggior considerazione per i nostri residenti all’estero.


    Notiziario 2014
    TUTTI I CONNAZIONALI SONO INVITATI A DALLAS...
    Domenica 12 ottobre per la prima celebrazione del Columbus Day Parade in Texas. In calce trovate l'invito e tutte le informazioni.
    Il fatto più significativo è la proclamazione da parte del Governatore del Texas per il Mese di Ottobre dedicato al Patrimonio Culturale Italo Americano. (In calce il documento ufficiale)
    I riconoscimenti e gli apprezzamenti bipartisan di Senatori e Rappresentanti del Congresso Americano, mentre è in corso una risoluzione governativa per l'evento descritto sopra.
    Ne approfitto per comunicare a tutti coloro che non lo sapessero, della cancellazione del Columbus Day a Seattle. Per incoraggiare non solo i connazionali del Texas, Arkansas, Oklahoma e Louisiana, ma di tutti gli Stati Uniti a difendere fortemente la nostra identità Nazionale, la nostra cultura, la nostra storia e le nostre tradizioni.
    Ringrazio inoltre tutti coloro che in questo momento in collaborazione con il Consolato Generale d'Italia a Houston, per tutto il mese di Ottobre e non solo  si stanno adoperando nelle varie città della nostra circoscrizione consolare nel promuovere la settimana della lingua italiana nel mondo e attraverso i Festival Italiani.
    Happy Columbus DAY!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
    Grazie e Saluti
    Vincenzo Arcobelli
    Presidente del Comites di Houston

    Leggi e scarica:
       -
    Invitation
       - Program Sponsors
       - Proclamations from:
            - Texas Governor Rick Perry
            - US Senator John Cornin
            - US Representative Pete Sessions
       - News Articles:
            - Gente d'Italia (Pag 5)


    Di Biagio (Pi): questo voto uccide i Comites, ostacoleremo elezioni
    ItaliaChiamaItalia - Aldo Di Biagio, eletto nella ripartizione estera Europa, vicecapogruppo Per l'Italia in Senato
    ‘Queste elezioni dei Comites non sono una conquista.Il risultato che emergerà non sarà frutto di un processo democratico ma sarà un esito di parte, con pochi partecipanti’


    ELEZIONE COMITES PER LE LISTE DEL COMITATO TRICOLORE PER GLI ITALIANI NEL MONDO (CTIM)

    Cari Delegati di Circoscrizione, Rappresentanti e Iscritti,

    Come ben sapete, sono state indette le elezioni per il rinnovo dei Comites per il 19 Dicembre prossimo venturo. Sappiamo tutti delle problematiche in corso e non mi voglio piu' soffermare perche' non abbiamo piu' tempo di argomentare. Chi crede, deve andare avanti e procedere nel seguire le istruzioni e le indicazioni da parte del Nostro Segretario Generale e del Direttivo CTIM, come da lettera in allegato e cioe' dove e' possibile creare liste CTIM.
    Ritengo necessario che i futuri candidati devono aderire al CTIM, compliare i criteri di candidabilita' nella lista CTIM e poi a seguire tutto il resto. Per agevolarvi il compito in allegato troverete i moduli per accettare la candidatura, il contrassegno da utilizzare con precisa dicitura e logo aggiornato come Sito web Nazionale, la dichiarazione di sottoscrizione per la lista. Si potranno utilizzare i Notai pubblici richiedendo le apostille come previsto dalla legge, qualora non si riuscisse, visti i tempi ristretissimi di presentarsi al consolato per le autentiche delle firme. Io rimango a vostra completa disposizione  cosi come la Segreteria del coordinamento nazionale. Ne approffitto per ringraziare tuti i consiglieri uscenti dei Comites per il mandato portato a termine e a tale proposito vi segnalo sul sito del www.comitatotricolore.org un saluto ed una lettera di apprezzamento da parte di Roberto Menia, nostro Segretario Generale.
    Vi raccomando, non scoraggiatevi come diceva sempre il nostro Mirko: Vince sempre chi piu' crede!
    Grazie per la cortese attenzione  e cerchiamo di fare la nostra parte anche questa volta! 

    Vincenzo Arcobelli   
    Coordinatore CTIM  
    Nord America  
    www.ctimusa.org
    twitter@VinceArcobelli
    https://www.facebook.com/pages/CTIM-Nord-America/429217323803083
    Tel. 972-365-9310

    Apri e scarica:

    1. CIRCOLARE DEL SEGRETARIO GENERALE PER LA PRESENTAZIONE DELLA LISTA CTIM

    La documentazione necessaria:

    2. RICHIESTA DI ADESIONE - COORDINAMENTO NORD AMERICA
    3. CRITERI DI CANDIDABILITA`
    4. DICHIARAZIONE DI ACCETTAZIONE DI CANDIDATURA
    5. MODULISTICA PER LA PRESENTAZIONE DELLA LISTA CTIM
    6. DICHIARAZIONE DI SOTTOSCRIZIONE DI LISTA


    Comites? Mi tiro fuori da questa farsa – di Aldo Di Biagio
    Aldo Di Biagio, senatore di Per l’Italia, sceglie Italiachiamaitalia.it per intervenire ancora una volta sul tema che riguarda il rinnovo dei Comites. Fin dall’inizio l’eletto all’estero è stato critico su modi e tempi con cui sono state studiate queste elezioni. Ora Di Biagio si schiera nettamente con quelli che credono – e non sono pochi - che queste elezioni siano solo un bluff: ‘non posso che tirarmi fuori da questa farsa, astenendomi dal partecipare a questo teatrino e invito i nostri connazionali a fare altrettanto’
    Occhio a chi fornite i vostri dati più sensibili
    ItaliaChiamaItalia - Comites, sito web (promosso dall'ex M5S Tacconi) promette di aiutarti ma è una fregatura. A promuoverlo è Alessio Tacconi, deputato ex M5S. Occhio alle fregature, non compilate alcun modulo online. Scaricate il vostro modulo di iscrizione visitando il sito web del proprio Consolato di riferimento oppure richiedetene uno stampato allo sportello della sede diplomatica più vicina a voi.

    Notiziario 2012

    Ottava Conferenza Ricercatori Italiani nel Mondo

    Il primo Dicembre 2012 si è svolta nell’Auditorium del Consolato generale d’Italia sito in 1330 Post Oak Boulevard, Houston Texas l’ Ottava Conferenza dei Ricercatori Italiani nel Mondo, organizzata dal Comitato per gli Italiani all’estero (COMITES) della circoscrizione consolare di Houston, comprendente gli Stati del Texas, dell’Oklahoma, della Louisiana e dell’Arkansas, in collaborazione con il CTIM ed il Consolato Generale d’Italia a Houston. La Conferenza ha ricevuto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, e i patrocini della presidenza del Senato e della Camera, della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del Ministero degli Affari Esteri, del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca,  dell'Istituto Superiore di Sanità e dall’Ufficio del Governatore dello Stato del Texas. 
    I lavori sono stati aperti dagli inni nazionali e dal messaggio di benvenuto del Comandante Vincenzo Arcobelli, Presidente del Comites di Houston, il quale ha sottolineato come nel corso degli anni questa conferenza sia cresciuta notevolmente diventando non solo un appuntamento atteso dalla comunità e specifico per la ricerca e per i loro addetti ai lavori, ma anche un momento di autentica condivisione di quei valori che esaltano l’italianità nel campo scientifico, sociale e culturale e in quello delle innovazioni tecnologiche....   LEGGI
    LIBRO DELLA CONFERENZA RICERCATORI ITALIANI
    FOTO GRUPPO CONCLUSIONE LAVORI
    FOTO GRUPPO GIOVANI STUDENTI

    Il COMITES incontra a Los Angeles con un saluto di benvenuto il Sindaco di Roma Gianni Alemanno.
    Los Angeles, 9 agosto 2012 - Il Sindaco di Roma Gianni Alemanno in visita ufficiale a Los Angeles in California per il "the Dream of Rome" programma di promozione culturale e collaborazione tra la sovraintendenza di Roma Capitale e i maggiori musei statunitensi, dopo aver incontrato il primo cittadino della metropoli californiana, i vari rappresentanti istituzionali, del corpo diplomatico, del Comites, della società civile e culturale, il 9 Agosto ha ricevuto il benvenuto ed il saluto dal Coordinatore del Ctim Nord America Com.te Vincenzo Arcobelli ed il Dr. Valerio Chiarotti, Presidente del Comites di Los Angeles, nonché delegato di circoscrizione dell'organizzazione fondata da Mirko Tremaglia.
    VALERIO CHIAROTTI E' IL NUOVO PRESIDENTE DEL COMITES DI LOS ANGELES
    Febbraio 2012 - Valerio Chiarotti, gia' consigliere e segretario del Comites di Los Angeles, e' stato eletto presidente di tale Comites.   Al neo eletto inviamo congratulazioni e auguri di buon lavoro. 

    Notiziario 2011


    SI DIMETTE L’ESECUTIVO DEI COMITES DI OTTAWA
    Martedì 27 Settembre 2011 - OTTAWA\ aise\ - Con sorpresa è arrivata la notizia che il direttivo dei Comites di Ottawa, ad eccezione del Presidente, ha dato le proprie dimissioni. Lasciano il loro incarico la Vice Presidente, il Tesoriere ed il Segretario; a queste si aggiunge anche quella di un direttore.
    La notizia è giunta inaspettata ed ha causato una certa sorpresa in seno alla nostra comunità. L’organico dei Comites di Ottawa, che dovrebbe essere di 14 persone, era già ridotto da tempo a 12 elementi ed ora, con le nuove dimissioni è sceso a 9 persone, poiché, dei 4 dimissionari, uno rimane, mentre gli altri tre se ne sono andati definitivamente.
    Il Presidente Marco Pagani che dal 2002 guida il Comites di Ottawa, pur dichiarandosi dispiaciuto per l’accaduto, non ne è rimasto sorpreso più di tanto; secondo lui le dimissioni sono dovute al fatto che queste persone, che per lunghi anni hanno dato il loro apporto, hanno perso le motivazioni per restare. Tra le varie cause che Marco Pagani indica vi è quella economica; il Governo Italiano ha tagliato in maniera drastica i contributi ai vari Comites sparsi nel Mondo e ciò sta mettendo in seria difficoltà tutto l’apparato.
    Il Comites di Ottawa riceveva circa $ 20.000 l’anno per potere operare, mantenere un ufficio ed una persona che ne curasse i rapporti con la comunità. Oggi la somma derogata dal Governo per Ottawa è stata tagliata della metà; va da sé che, una volta pagato l’affitto dell’ufficio a Villa Marconi, rimane ben poco, se non nulla, per potere operare in favore della comunità di Ottawa.
    Il Comites d Ottawa vide la luce nel 2002 ed alle elezioni del Direttivo parteciparono più di 900 persone che si recarono a Villa Marconi a depositare il loro voto. Si disse allora che la nostra comunità aveva dato una grande prova di democrazia ed aveva partecipato in maniera attiva alla costituzione dei Comites di Ottawa, Comites che già da un anno esistevano nelle altre città del Canada.
    Dicevo che la notizia delle dimissioni ad Ottawa ha destato solamente una certa sorpresa, e ne ha interessati solamente pochi. La ragione di tutto ciò va ricercata nel fatto che la popolarità del Comites di Ottawa, in tutti questi anni, è andata calando di molto. Le cause possono essere ricercate nel fatto che il Comites, tranne qualche sporadico intervento ad alcune manifestazioni comunitarie, negli ultimi anni si è fatto notare ben poco.
    Era stato detto, qualche anno fa, che avrebbe dovuto tenere almeno due assemblee pubbliche in modo da informare la comunità sul suo operato e sulle sue intenzioni. Dobbiamo purtroppo far notare che l’ultima fu tenuta tre anni fa, a Villa Marconi, alla quale parteciparono solamente 12 persone. Il tema di quella sera riguardava Rai International e la formazione di un gruppo giovanile. Da allora non si è saputo più nulla.
    Sappiamo che regolarmente si son tenute le annuali riunione degli Intercomites ma il Comites di Ottawa non ha mai inviato nessun comunicato per fare conoscere alla nostra gente quanto era stato discusso o deciso.
    Ho parlato con molti esponenti della nostra comunità e quasi tutti si chiedono e si son chiesti quale sia il compito ed il valore del Comites e del Cgie visto che chi dovrebbe sostenerli, cioè il Governo Italiano, li sta invece dimenticando ed abbandonando. (luciano gonella\aise)

    RIFORMA COMITES E CGIE/ FEDI (PD): LA SINTESI NON RENDE BENE IL SENSO DEL DIBATTITO
    Giovedì 22 Settembre 2011 - ROMA\ aise\ - "In Commissione Affari Esteri ho parlato di "senso di responsabilità" nell’assolvere il nostro compito di parlamentari. Ho ribadito che sentiamo la necessità di una riforma degli organismi di rappresentanza ma che questa non è certamente prioritaria, in particolar modo in questo momento di tagli e riduzioni di bilancio in cui le riforme vere, di cui avremmo bisogno, vengono accantonate.
    Ho parlato di proposta arrivata dal Senato largamente insufficiente. Ho ricordato che dobbiamo avere ampi spazi di dibattito per garantire, anche alla Camera, i necessari approfondimenti e che dobbiamo seguire l’evoluzione della riforma costituzionale e della legge ordinaria che regola l’esercizio in loco del diritto di voto perché entrambe sono alla base dell’impianto complessivo della proposta di riforma di Comites e Cgie approvata dal Senato". È quanto riassume l’onorevole Marco Fedi (Pd) all’indomani del suo intervento in Commissione durante il dibattito sulla riforma di Comites e Cgie.
    "Nello sforzo di sintesi spesso si perde il senso politico delle cose dette", osserva ancora il deputato eletto in Australia. "Il Governo, ad esempio, attraverso le parole del sottosegretario Mantica, ha detto alcune cose che sono fondamentali per capire dove siamo collocati in rapporto alla riforma degli organismi di rappresentanza e che non sono riportate nella sintesi. Ha indicato dei tempi, entro la metà del 2012 per completare l’iter, ha parlato di "soluzione di scorta", che, in assenza di una interpretazione autentica delle intenzioni del Governo, potrebbe essere l’eventuale ricorso da parte del Governo a un "decreto", ove l’iter incontrasse ostacoli alla Camera – soluzione che avrebbe comunque almeno il pregio di fare chiarezza – ed ha parlato di "possibili altri tagli a seguito dell’approvazione della manovra economica" non escludendo l’ipotesi che i tagli possano riguardare anche Comites e Cgie".
    Per Fedi, dunque, "occorre tener conto di tutti questi elementi che non abbiamo potuto porre direttamente all’attenzione del sottosegretario Mantica, assente in sede di seguito del dibattito in Commissione. Credo sia utile, in questa condizione complessiva chiedere al CGIE, che si riunisce dal 12 al 14 ottobre, una riflessione anche su elementi che non appaiono nelle sintesi dei lavori parlamentari". (aise)

    RIFORMA COMITES CGIE: ALLA CAMERA PROSEGUE LA DISCUSSIONE IN COMMISSIONE ESTERI
    Giovedì 22 Settembre 2011 - ROMA\ aise\ - Nella seduta di ieri pomeriggio, la Commissione Affari Esteri della Camera ha proseguito l’esame della riforma di Comites e Cgie iniziata la settimana scorsa con le relazioni introduttive degli onorevoli Stefani (Lega) e Narducci (Pd). Sono intervenuti gli onorevoli  Fabio Porta (Pd),  Marco Zacchera (Pdl), Marco Fedi (Pd), Guglielmo Picchi (PdL), Francesco Tempestini (Pd) e Roberto Antonione (PdL). Assente il sottosegretario ManticaLEGGI l'articolo integrale.

    A HOUSTON COMITES E CONSOLATO PROMUOVONO UN CONCORSO LETTERARIO PER GLI STUDENTI DI ITALIANO
    Mercoledì 14 Settembre 2011 - HOUSTON\ aise\ - In occasione dell’XI Settimana della Lingua nel Mondo, il Comites di Houston, in cooperazione con il Consolato generale d’Italia, promuove un concorso letterario rivolto agli studenti iscritti ai corsi di italiano delle High Schools della Circoscrizione Consolare (Stati del Texas, Louisiana, Oklahoma ed Arkansas).
    Obiettivo dell’iniziativa, spiega il presidente Vincenzo Arcobelli, quello di divulgare la cultura e la lingua italiana tra i giovani ed invogliarli a partecipare agli eventi culturali proposti, promuovendo, allo stesso tempo, il programma AP.
    Tre le categorie individuate: elementare/intermedio, avanzato di madre lingua italiana ed avanzato non di madre lingua.
    Coloro che desiderano partecipare al concorso dovranno registrarsi entro il 30 settembre 2011 compilando il modulo di iscrizione ed inviandolo all’indirizzo di posta elettronica: culturale.houston@esteri.itQuesto indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. . 
    Ai partecipanti viene richiesto di eseguire un elaborato, attraverso il genere letterario a loro più congeniale: saggio breve, racconto breve o poesia, sviluppando uno dei seguenti temi: La moda italiana durante il Risorgimento; I film italiani sul Risorgimento; Giuseppe Verdi ed il Risorgimento; Giuseppe Garibaldi; Le donne italiane del Risorgimento; Musica e patriottismo: le canzoni italiani che “fecero” l’Italia; Gli scrittori italiani del Risorgimento.
    Tutti gli elaborati dovranno devono pervenire entro e non oltre il 20 ottobre 2011 al Consolato Generale d’Italia (1300 Post Oak Boulevard Suite 660 Houston Tx 77056) e per posta elettronica all’indirizzo: culturale.houston@esteri.itQuesto indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. .
    Gli elaborati saranno valutati da una Commissione composta da cinque membri in rappresentanza di Comites, Consolato, Ente Gestore Scuola d’Italiano/Fiao e University of Houston.
    La commissione comunicherà i nomi dei primi classificati entro il 20 novembre 2011. Per i vincitori premi sino a mille dollari. (aise)

    BERARDI (PDL) INCONTRA ERMANNO FILOSA (COMITES RD) A SANTO DOMINGO
    Lunedì 01 Agosto 2011 19:31 -  SANTO DOMINGO\ aise\ - Sabato scorso, 30 luglio, il deputato del PdL eletto nella ripartizione estera Nord e Centro America Amato Berardi ha incontrato a Santo Domingo il presidente del Comites e responsabile PdL per Repubblica Dominicana e Caraibi, Ermanno Filosa.
    "Un incontro cordiale", riferisce Filosa, "durante il quale l'on. Berardi ed io abbiamo potuto affrontare diversi temi: dalla politica italiana a quella che riguarda gli italiani all'estero. In particolare, con Berardi abbiamo parlato del PdL nel Mondo, del PdL nel Nord e Centro America: il partito va rilanciato e organizzato come si deve, su questo l'eletto all'estero ed io siamo in perfetta sintonia".
    L'incontro fra Filosa e Berardi, al quale era presente anche il segretario del Comites Franco Gussio, si è tenuto all'Hotel Hilton di Santo Domingo.
    Gussio ha illustrato a Berardi l'attività del Comites svolta durante gli ultimi anni.
    "Ho apprezzato l'approccio diretto di Amato Berardi nell'affrontare le questioni legate agli italiani nel mondo e al partito", racconta ancora Filosa. "Gli ho presentato la situazione della comunita' italiana residente nell'isola caraibica e ho cercato di dargli una fotografia della situazione che in questo periodo la Repubblica Dominicana si trova ad affrontare, a livello economico, sociale e politico".
    "Posso certamente dichiararmi soddisfatto dell'incontro e sono certo che con l'on. Berardi continueremo a stare in contatto per lavorare insieme ad un vero rilancio del partito nel Centro America".
    Berardi ha espresso a Filosa l'intenzione di voler tornare a Santo Domingo dopo la pausa estiva, per approfondire il tema legato al PdL nel Mondo e, insieme, coordinare iniziative sul territorio. (aise)

    COMITES E TANTA SICILIA A DETROIT PER LE CELEBRAZIONI DEL 150° DELL’UNITÀ D’ITALIA
    DETROIT\ aise\ - Mercoledì 13 Luglio 2011 - La Federazione Siciliana del Michigan ha avuto un ruolo di primo piano nelle celebrazioni del 150° dell'Unità d’Italia, organizzate nella Circoscrizione di Detroit da un Comitato presieduto dal console generale d’Italia Marco Nobili e dai Comites, con il pieno sostegno e la partecipazione della Dante Alighieri e della numerosa comunità italo-americana, con le sue associazioni, i club e i comitati.
    È stato un evento straordinario, ha riferito Rosolino Lo Duca, coordinatore della Federazione Siciliana del Michigan e delegato di Sicilia Mondo. Sono state tre le manifestazioni dedicate ai 150 anni d’Italia, a partire dal 25 marzo con una manifestazione su "Garibaldi, Mito e Paradigma". Ospite d’onore Francesco Garibaldi-Hibbert, discendente del Generale Giuseppe Garibaldi. Nel corso della giornata è stato poi un susseguirsi di spettacoli con cori, musiche e una mostra fotografica sulla storia dell’Unificazione d’Italia.
    Il 3 aprile le celebrazioni sono proseguite con la presentazione dello spettacolo teatrale "L’Opera e l’Unità d’Italia", durante il quale la storia del Risorgimento è stata narrata da John Zanetti e dal soprano Angela Papale, accompagnata al piano da Fabio Marra.
    Infine il 5 giugno si è tenuta la manifestazione "L’Unità della Repubblica Italiana" con la presentazione di video sugli eventi salienti dell’Unificazione d’Italia, evento celebrato in concomitanza con i festeggiamenti del 65° anniversario della Repubblica Italiana.
    La Federazione Siciliana del Michigan ha partecipato compatta ai tre eventi con i rappresentanti di numerose associazioni siciliane ad essa aderenti: Lodge Digli della Sicilia, Downrivers Sicilia Club, Conca D’oro Club, Montelepre Club, Associazione San Vito Lo Capo, Terrasini Club, Marsala Club, Balestrate Club, Grammichele Club, Società Santa Fara di Cinisi, Trappeto Club, Associazione San Giuseppe di Cinisi, Associazione Maria SS Custonaci, Mazzara del Vallo Club e Associazione Madonna del Ponte.
    "La celebrazione dei 150 dell’Unità d’Italia", scrive oggi Rosolino Lo Duca, "è stato un evento straordinario che ha coinvolto in pieno l’intera comunità italo-americana, al di là di ogni previsione. La storia d’Italia è stata rivendicata come motivo di orgoglio per la sua storia, il suo patrimonio culturale, la prestigiosa posizione italiana nel contesto internazionale".
    "L’italianità coinvolge ancora e riaggrega l’intera comunità. In modo particolare le persone anziane", conclude Lo Duca. "Commozione ha creato l’inno nazionale di Mameli. Anche nei giovani è scattata la molla dell’identità italiana in un società plurale dove non tutti hanno la storia, le tradizioni e la cultura italiana".

    ABOLIRE IL CGIE: PEDICA CI RIPROVA/ ALLA COMMISSIONE ESTERI IL NUOVO DDL DEL SENATORE IDV
    ROMA\ aise\ - Giovedì 16 Giugno 2011 12:20 - "Nuove norme in materia di disciplina dei Comitati degli italiani all'estero": questo il nuovo ddl presentato dal senatore Idv Stefano Pedica che ieri è stato assegnato alla Commissione Affari Esteri di Palazzo Madama.
    Obiettivo del provvedimento, valorizzare i Comites e abolire il Cgie: le stesse richieste avanzate da Pedica durante l’esame della riforma ma non recepite nel testo unificato poi approvato dal Senato.
    Questo nuovo ddl, una volta calendarizzato, inizierà l’esame dalla sede referente per poi essere sottoposto ai pareri Commissioni Affari Costituzionali, Bilancio, Istruzione pubblica, beni culturali, Industria e Lavoro.
    "Il presente disegno di legge, dopo il precedente disegno di legge n. 1557, la sua discussione in commissione e la stesura di un testo unificato che però non ne recepisce le parti essenziali e innovative, - scrive Pedica nella presentazione – è volto a ribadire la ferma volontà di riformare la disciplina degli italiani residenti all’estero, semplificando e rendendo efficiente il panorama generale delle forme e degli istituti di rappresentanza degli stessi e promuovendo una più efficace tutela dei loro interessi e dei loro diritti. Si ritiene quindi opportuno e necessario ripresentare un nuovo disegno di legge apportando alcune modifiche".
    Tre gli articoli che compongono il testo.

    "Art. 1. (Modifiche alla legge 23 ottobre 2003, n. 286)
    1. L’articolo 1 della legge 23 ottobre 2003, n. 286, è sostituito dal seguente:

  • "Art. 1. – (Istituzione dei Comitati degli italiani all’estero). – 
  • 1. In ogni circoscrizione consolare ove risiedono almeno ventimila cittadini italiani iscritti nell’elenco aggiornato di cui all’articolo 5, comma 1, della legge 27 dicembre 2001, n. 459, è istituito, con decreto del Ministro degli affari esteri, un Comitato degli italiani all’estero (COMITES), di seguito denominato «Comitato».
  • 2. In casi particolari, tenuto conto delle dimensioni della circoscrizione consolare e della presenza di consistenti nuclei di cittadini italiani, con decreto del Ministro degli affari esteri, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, sono istituiti più Comitati all’interno della medesima circoscrizione consolare. Il decreto ministeriale, istitutivo di più Comitati, delimita anche i rispettivi ambiti territoriali di competenza.
  • 3. In aree geografiche particolari, caratterizzate da presenza di cittadini italiani distribuita su un territorio molto ampio, può essere istituito, con decreto del Ministro degli affari esteri, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, un Comitato che faccia riferimento a più circoscrizioni consolari, anche in deroga alla soglia di cui al comma 1. In ogni caso, anche nel caso descritto al periodo precedente, al fine di garantire l’adeguata rappresentanza delle comunità di minore entità, è istituito un Comitato in ciascun Paese nel quale risiedono almeno cinquemila cittadini italiani. Il Comitato ha sede nella circoscrizione consolare nella quale risiede la comunità italiana più numerosa».
  • 2. L’articolo 2 della legge 23 ottobre 2003, n. 286, è sostituito dal seguente:
  • «Art. 2. - (Compiti e funzioni del Comitato). – 
  • 1. I Comitati sono organi di rappresentanza delle comunità italiane all’estero presso tutti gli organismi che determinano politiche idonee ad interessare le comunità medesime.
  • 2. I Comitati, in aderenza ai princìpi affermati dagli articoli 3 e 35 della Costituzione, hanno il fine di promuovere e agevolare lo sviluppo delle condizioni di vita delle comunità italiane all’estero e dei loro singoli componenti, di rafforzare il collegamento di tali comunità con la vita politica, culturale, economica e sociale dell’Italia, di assicurare la più efficace tutela dei diritti degli italiani all’estero e di facilitarne il mantenimento dell’identità culturale e linguistica, l’integrazione nelle società di accoglimento e la partecipazione alla vita delle comunità locali, nonché di facilitare il coinvolgimento delle comunità italiane residenti nei Paesi in via di sviluppo nelle attività di cooperazione allo sviluppo e di collaborazione nello svolgimento delle iniziative commerciali aventi come parte principale l’Istituto nazionale per il commercio estero, le camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura e le altre forme associative dell’imprenditoria italiana.
  • 3. La rappresentanza diplomatico – consolare italiana informa le autorità locali dell’istituzione del Comitato e del tipo di attività svolta. Il Comitato, previa intesa con le autorità consolari, può rappresentare istanze della collettività italiana residente nella circoscrizione consolare alle autorità e alle istituzioni locali, con esclusione delle questioni che attengono ai rapporti tra Stati.
  • 4. La rappresentanza diplomatico – consolare rende partecipe il Comitato degli incontri ufficiali con le autorità locali sulle questioni di interesse della comunità rappresentata, con esclusione di quelle che attengono ai rapporti tra Stati.
  • 5. Per l’attuazione dei fini di cui ai commi 1, 2, 3 e 4 ciascun Comitato provvede a:
  • a) esaminare, in armonia con lo sviluppo politico, culturale, economico e sociale dell’Italia, i problemi delle comunità italiane all’estero, in particolare per quanto attiene alle condizioni di vita e di lavoro dei singoli e delle comunità medesime nel loro insieme, alla formazione scolastica e professionale, al reinserimento in attività produttive ed alle altre esigenze di coloro che decidono di rimpatriare;
  • b) formulare, su richiesta del Ministro degli affari esteri, pareri e, di propria iniziativa, proposte e raccomandazioni, in materia di iniziative legislative o amministrative dello Stato o delle regioni, accordi internazionali e normative comunitarie concernenti le comunità italiane all’estero;
  • c) promuovere studi e ricerche su materie riguardanti le comunità italiane nel mondo, collaborando alla organizzazione e alla elaborazione degli stessi;
  • d) verificare e promuovere i processi di integrazione delle comunità italiane nelle strutture sociali ed economico-produttive del Paese ospitante e di valorizzazione dell’identità nazionale delle comunità italiane all’estero;
  • e) elaborare una relazione annuale contenente una valutazione generale degli eventi occorsi nell’anno precedente, della situazione e dei bisogni della comunità italiana di riferimento. Il Comitato, inoltre, presenta nella predetta relazione un rapporto con riferimento alla propria situazione generale, ai propri bisogni, alle attività svolte ed al rapporto con la rappresentanza consolare nonché un rapporto programmatico, con proiezione triennale, delle iniziative che lo stesso intende attuare, comprensivo di osservazioni e proposte per migliorare il funzionamento delle strutture dei servizi consolari e degli altri enti italiani eventualmente presenti nel territorio di riferimento. Alla relazione sono allegati il rendiconto consuntivo ed il bilancio preventivo di cui all’articolo 3. Le relazioni ed i bilanci dei singoli Comitati, inviate ogni anno al Ministero degli affari esteri, sono raccolte in un unico documento, che il Ministro degli affari esteri presenta al Parlamento, nel quale si valutano gli eventi dell’anno precedente e si tracciano prospettive ed indirizzi per il triennio successivo;
  • f) contribuire all’elaborazione della legislazione economica e sociale idonea a produrre effetti su problematiche relative all’emigrazione.
  • 6. Ciascun Comitato, anche attraverso studi e ricerche, contribuisce ad individuare le esigenze di sviluppo sociale, culturale e civile della propria comunità di riferimento e può presentare alla rappresentanza diplomatico-consolare contributi utili alla definizione del quadro programmatico degli interventi nel Paese in cui opera. A tale fine ciascun Comitato promuove, in collaborazione con l’autorità consolare, con le regioni e con le autonomie locali, nonché con enti, associazioni e comitati operanti nell’ambito della circoscrizione consolare, opportune iniziative nelle materie attinenti alla vita sociale e culturale, con particolare riguardo alla partecipazione dei giovani, alle pari opportunità, all’assistenza sociale e scolastica, alla formazione professionale, al settore ricreativo, allo sport e al tempo libero della comunità italiana residente nella circoscrizione. Ciascun Comitato opera per la realizzazione di tali iniziative.
  • 7. Ai componenti dei Comitati non è, in alcun caso, attribuita la qualifica di pubblici ufficiali.
  • 8. Nell’ambito delle materie di cui ai commi 1 e 2, l’autorità consolare e il Comitato assicurano un regolare flusso di informazioni circa le attività promosse nell’ambito della circoscrizione consolare dallo Stato italiano, dalle regioni, dalle province autonome e dagli altri enti territoriali italiani, nonché da altre istituzioni e organismi.
  • 9. L’autorità consolare e il Comitato indicono riunioni congiunte per l’esame di iniziative e progetti specifici ritenuti di particolare importanza per la comunità italiana.
  • 10. Nel rispetto delle norme previste dagli ordinamenti locali e delle norme di diritto internazionale e comunitario, al fine di favorire l’integrazione dei cittadini italiani nella società locale e di mantenere i loro legami con la realtà politica e culturale italiana, nonché per promuovere la diffusione della storia, della tradizione e della lingua italiana, il Comitato:
  • a) coopera con l’autorità consolare nella tutela dei diritti e degli interessi dei cittadini italiani residenti nella circoscrizione consolare, con particolare riguardo alla difesa dei diritti civili garantiti ai lavoratori italiani dalle disposizioni legislative vigenti nei singoli Paesi;
  • b) collabora con l’autorità consolare ai fini dell’osservanza dei contratti di lavoro e dell’erogazione delle provvidenze accordate dai Paesi ove il Comitato ha sede a favore dei cittadini italiani;
  • c) segnala all’autorità consolare del Paese ove il Comitato ha sede le eventuali violazioni di norme dell’ordinamento locale, internazionale e comunitario che danneggiano cittadini italiani, eventualmente assumendo, nei limiti consentiti dallo stesso ordinamento, autonome iniziative nei confronti delle parti sociali. L’autorità consolare riferisce al Comitato la natura e l’esito degli interventi esperiti a seguito di tali segnalazioni;
  • d) esprime pareri sulle iniziative che l’autorità consolare intende intraprendere in relazione alle materie di cui al comma 6;
  • e) formula proposte all’autorità consolare nell’ambito delle materie di cui al comma 6, sia in fase di delibera di impegno di spesa che di programmazione annuale;
  • f) esprime parere obbligatorio, entro un mese dalla data della richiesta, sulle documentate richieste di contributo che enti e organismi associativi, che svolgono attività sociali, assistenziali, culturali e ricreative a favore della collettività italiana, presentano al Governo, alle regioni ed alle province autonome;
  • g) esprime parere obbligatorio, entro un mese dalla data della richiesta, sui contributi accordati dalle amministrazioni dello Stato ai locali mezzi di informazione;
  • h) esprime parere obbligatorio circa le somme stanziate sui capitoli del bilancio dello Stato in favore delle comunità italiane all’estero;
  • i) esprime parere sulle proposte del Governo in materia di riforma dei servizi consolari, scolastici e sociali;
  • l) esprime parere obbligatorio sulle questioni concernenti le comunità italiane all’estero affrontate dal Governo e dalle regioni.
  • 11. L’autorità consolare e il Comitato ricevono periodicamente informazioni sulle linee generali dell’attività svolta nella circoscrizione consolare dai patronati di cui alla legge 30 marzo 2001, n. 152, nel rispetto della normativa nazionale e locale.
  • 12. Il Comitato adotta un regolamento interno che disciplina la propria organizzazione e le modalità di funzionamento.
  • 13. Il Comitato è composto dal presidente e:
  • a) da nove membri per le comunità fino a cinquantamila residenti;
  • b) da dodici membri per le comunità composte da un numero di residenti compreso tra cinquantamila e centomila;
  • c) da diciotto membri per le comunità composte da un numero di residenti superiore a centomila.
  • 14. Ai fini della determinazione del numero dei membri del Comitato, la consistenza delle comunità è quella risultante alla data del 31 dicembre dell’anno precedente le elezioni dall’elenco dei cittadini residenti di cui all’articolo 5, comma 1, della legge 27 dicembre 2001, n. 459.
  • 15. Sono eleggibili a membri del Comitato i cittadini italiani residenti nella circoscrizione elettorale e candidati in una delle liste presentate, purché iscritti nell’elenco aggiornato di cui all’articolo 5, comma 1, della legge 27 dicembre 2001, n. 459, e in possesso dei requisiti per essere candidati alle consultazioni elettorali amministrative. La candidatura è ammessa soltanto in una circoscrizione e per una sola lista. Nel caso di candidatura in più circoscrizioni o in più liste, il candidato non è eleggibile. Chi ha ricoperto per due mandati la carica di membro del Comitato non è rieleggibile alla medesima carica.
  • 16. Hanno diritto di voto per l’elezione dei Comitati i cittadini italiani iscritti nell’elenco aggiornato di cui all’articolo 5, comma 1, della legge 27 dicembre 2001, n. 459, che sono residenti da almeno un anno nella circoscrizione elettorale e che sono elettori ai sensi del testo unico delle leggi per la disciplina dell’elettorato attivo e per la tenuta e la revisione delle liste elettorali, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 1967, n. 223».
  • 3. Entro tre mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, al fine di garantire una equa distribuzione territoriale dei Comitati degli italiani all’estero di cui all’articolo 1 della legge 23 ottobre 2003, n. 286, come sostituito dal comma 1 del presente articolo, il Ministro degli affari esteri, sentiti gli stessi Comitati ed i parlamentari eletti nella circoscrizione Estero, ridetermina, con proprio decreto, ai sensi del citato articolo 1 della legge n. 286 del 2003, il numero e le sedi dei Comitati medesimi.
  • Art. 2. (Abrogazione)

  • 1. La legge 6 novembre 1989, n. 368, è abrogata.
  • Art. 3. (Disposizioni finanziarie)

  • 1. Le somme di cui all’articolo 16 della legge 6 novembre 1989, n. 368, e successive modificazioni, sono versate all’entrata del bilancio dello Stato e sono riassegnate ai capitoli 3081 e 3103.
  • 2. Il Ministro dell’economia e delle finanze è autorizzato ad apportare, con propri decreti, le occorrenti variazioni di bilancio". (aise)

  • LA RIFORMA GARANTISCE LA RINASCITA DI COMITES E CGIE – DI RAFFAELE FANTETTI

    ROMA\ aise\Lunedì 30 Maggio 2011  - Il 25 maggio scorso, l'Assemblea del Senato della Repubblica ha approvato con i 123 voti espressi a favore dalla maggioranza (PDL, LEGA, Coesione Nazionale) rispetto ai 102 voti contrari espressi dalle opposizioni (PD, IDV, Terzo Polo) ed 1 astenuto (Randazzo), la riforma dei COMITES (Comitati degli italiani all'estero) e del CGIE (Consiglio Generale degli italiani all'estero). Il provvedimento ora passerà all'esame della Camera, prima in Commissione Affari Esteri e poi nell’Aula di Montecitorio.

    Diverse le novità introdotte dall'Atto Senato n. 1460 “Nuove norme in materia di rappresentanza degli italiani all’estero” nella normativa di settore con l'obiettivo di rivedere il ruolo degli organismi di rappresentanza (anche alla luce della creazione dei parlamentari eletti all’estero ex successiva legge 459/2001), introdurre semplificazioni e risparmi, rendere il CGIE espressione diretta dei Comites e disciplinare la materia in un’unica legge.

    Per quanto riguarda il CGIE, mentre la legge vigente prevede due terzi dei membri eletti dalle collettività all’estero ed un terzo, di nomina governativa (espressione di associazioni, partiti, sindacati, patronati e altri enti), la riforma elimina quest'ultima componente ed -in linea con la più generale riforma federalista dello Stato- introduce la presenza degli assessori regionali all’emigrazione nonché dei presidenti dell’Associazione Nazionale Comuni italiani (ANCI) e dell’Unione delle Province italiane (UPI). La riforma approvata dal Senato stabilisce inoltre che del CGIE sono membri di diritto i Presidenti Intercomites (i Comitati che in ogni Stato riuniscono i Presidenti dei vari Comites) ed i rimanenti membri vengono eletti dai rappresentanti Comites di ogni Paese (e solo da loro) al proprio interno: il Consiglio diventa quindi una sintesi dei Comites e un trait d’union tra questi e le istituzioni. I membri scendono da 94 a 82, l’ufficio di presidenza da 17 a 5. Le assemblee plenarie da due ad una, quelle continentali da quattro a due. Prima, ai lavori partecipavano (senza voto) i rappresentanti di un folto gruppo di amministrazioni ed enti previsti per legge insieme ad altre, fino a 20, ulteriori personalità (queste ultime con rimborso di viaggio e soggiorno). Con la riforma, del primo gruppo resta solo il responsabile della Direzione Generale degli Italiani all'estero (MAE DGIT), mentre il numero delle personalità invitabili - ma solo alla plenaria - viene dimezzato.

    Per quanto riguarda i Comites, il numero si riduce da 124 a poco più di 80 con un solo Comites per circoscrizione consolare e soglie innalzate, oltre che differenziate per area geografica (dai 20 mila necessari in Europa ai 5 mila in Africa). Tali misure sono accompagnate da due novità tese ad assicurare un’adeguata rappresentanza: a) la soglia Paese (per garantire anche le collettività di minore entità, viene comunque istituito un Comitato se nel Paese ci sono almeno 5 mila italiani); b) i Comitati non elettivi (istituiti nei Paesi in cui non si possa votare, con decreto del MAE ed in misura non superiore al 10% dei Comitati elettivi). Con la riforma, il numero dei membri - che non sono pubblici ufficiali - resta di 18 in caso di circoscrizioni contenenti più di 100 mila italiani, ma si riduce a 9 sotto i 50 mila residenti e 12 solo per i Comitati rappresentanti collettività tra 50 mila e 100 mila connazionali.

    Il Comites non è più chiamato ad esprimere pareri sulle richieste di contributo di Media locali e vari enti/associazioni a Stato e Regioni. Redige invece una relazione annuale sugli interventi delle autorità ed enti italiani a favore della collettività (con apposito capitolo sul funzionamento del Consolato) e la trasmette anche ai parlamentari eletti all’estero. Infine, viene ridotto il numero di firme necessarie per presentare le liste, vengono stabilite quote per donne e giovani (un terzo dei candidati) ed è attribuito un premio di maggioranza per la lista che ottiene più voti. Il presidente non è più eletto all’interno del Comites ma è il candidato presidente collegato alla lista vincente.

    Come detto in Aula, anche in dichiarazione di voto, la riforma di COMITES e CGIE - due dei tre istituti con base legislativa dedicati agli Italiani all'estero - costituisce un passaggio di importanza strategica per la c.d. "Altra Italia".

    Diversi gli effetti positivi che si intendono finalmente produrre.

    In primis, sbloccare il rinnovo dei COMITES le cui elezioni, tramite un veloce passaggio alla Camera dei Deputati, potrebbero essere indette già prima della fine del 2011. Nessun organismo rappresentativo può utilmente protrarsi oltre il proprio mandato naturale, come purtroppo è successo per gli attuali COMITES, in quanto rischia proprio di perdere sempre più di rappresentatività. D'altra parte, Noi siamo stati eletti in base ad un programma di riforme e, dunque, non potevamo non onorare il nostro impegno con gli elettori. Il dibattito è stato intenso e prolungato, con decine di sessioni ed audizioni della Commissione Affari Esteri e del Comitato per le questioni degli Italiani all'estero e ben due passaggi in Assemblea. Alla fine, come previsto nei sistemi democratici, la maggioranza ha portato ad approvazione un testo di riforma che garantisce la rinascita sia dei COMITES che del CGIE.

    Quello che a noi appare particolarmente benemerito è l’aver posto come discrimine generale della nuova normativa il criterio della selezione democratica. Nella nuova composizione del CGIE, quindi, saranno presenti solo gli eletti dalla base che -in quanto tali- saranno rappresentativi. Così funziona la democrazia e Noi Italiani all'estero dovremmo solo esserne fieri perché con questa riforma siamo riusciti a raggiungere il risultato assoluto ed esclusivo di NON avere "nominati" in nessuno dei livelli delle nostre rappresentanze!

    Secondo, si garantisce un maggiore livello di sicurezza di voto che – ahimè - prima mancava nelle procedure elettorali degli Italiani all'estero. Inutile ribadire l'importanza degli effetti estremamente negativi che i brogli elettorali verificatisi in passato hanno avuto su di Noi e sull'immagine complessiva degli Italiani all'estero, così come percepita dall'opinione pubblica italiana. Con la riforma, si introducono importanti correttivi come i 6 mesi di previa iscrizione all'AIRE per l'esercizio dell'elettorato sia passivo che attivo (art. 7, comma 3 e art. 8, comma 1) e l'obbligo di sottoscrizione e di inserimento di una fotocopia del proprio documento d'identità nel plico contenente la scheda votata (art. 14, comma 6). Se questi accorgimenti daranno buona prova di sè, potranno essere inseriti -unitamente ad altri già pubblicamente da me proposti (stampa / invio centralizzato del materiale elettorale)- nella prossima riforma della legge 459/2001.

    Terzo, la riforma sancisce l'istituzionalizzazione dei "Comitati degli Italiani all'estero" come vere e proprie nostre "Rappresentanze" presso tutti gli organismi che determinano politiche idonee ad interessare le comunità medesime. Con l'art. 4, se ne ampliano notevolmente le funzioni, li si qualificano ufficialmente - da parte del Governo, tramite le Ambasciate - nei loro territori all'estero, e si prevede (comma 12) che il Ministero degli Affari Esteri debba rispondere entro massimo 180 giorni alle proposte formulate da ciascun Comitato. Questa è una novità assoluta.

    In Aula, ho anche ribadito - de iure condendo - un concetto giuridico relativo ai limiti della proiezione del vigore legislativo italiano in territori non sottoposti alla nostra sovranità (ovvero tutta la Circoscrizione Estero): ne consegue, a mio avviso, che l'eventuale riconoscimento locale dei COMITES - in base alla coerente accettazione e condivisione della loro natura democratica - vale a qualificarli anche oltre i nostri confini giuridici ed a farne un qualcosa di veramente unico ed importante.

    In conclusione, la riforma finalmente è stata varata. Ancora una volta, essa è il frutto dell'azione politica del centro-destra italiano: il raggruppamento politico che da sempre - al di là di tanto demagogico vociare - ha saputo tramutare in leggi dello Stato (rendendoli istituzionalmente vincolanti erga omnes) gli interessi legittimi dei cittadini residenti all'estero. (raffaele fantetti*\aise)

    * senatore Pdl


    SI APRE CON IL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE ARCOBELLI IL PRIMO NOTIZIARIO DEL 2011 DEL COMITES DI HOUSTON - LEGGI
    Il presidente Arcoberlli elenca le molteplici attivita svolte dal suo Comites. Segue il messaggioo del nuovo Console Generale Fabrizio Nava e vari comunicati riguardanti la circoscrizione.

    “La riforma di COMITES e CGIE va profondamente cambiata”
    I deputati del PD all’estero confermano l’opposizione già espressa dal gruppo del Senato.
    Non sono bastate le voci di dissenso provenienti da tutto il mondo dell’emigrazione e gli appelli al dialogo reiterati fino alle ultime ore per indurre la maggioranza al Senato e il governo a desistere dall’approvazione della cosiddetta riforma della rappresentanza degli italiani all’estero. La minaccia che ne deriva per il sistema di rappresentanza costruito nel corso di decenni di impegno democratico è seria, ma la ricomposizione unitaria delle forze di minoranza, che hanno espresso concordemente il loro no al provvedimento, rappresenta un elemento da non sottovalutare per il percorso futuro del provvedimento. 
    La nostra posizione è stata chiara fin dal primo momento. Siamo contrari a questa legge perché riduce il numero dei COMITES sul territorio mentre vengono contemporaneamente tagliati i servizi consolari, non consente un’articolazione della rappresentanza nelle circoscrizioni maggiori, introduce il maggioritario che consegna la vita delle comunità in mano a pochi detentori di risorse e di potere, colpisce il mondo associativo e penalizza i patronati con l’introduzione di incompatibilità mirate, apre la porta alla frammentazione con l’abbassamento del numero delle firme richieste per la presentazione delle liste, affossa la positiva esperienza dei “Piani Paese”, trasforma il CGIE da organismo di rappresentanza nei confronti delle istituzioni italiane a organismo di coordinamento dell’intervento pubblico all’estero, esclude totalmente la rappresentanza sociale dall’assemblea generale interrompendo traumaticamente la funzione storica di ponte con le comunità che l’associazionismo nazionale e il mondo sindacale ha svolto e continua a svolgere. 
    A causa di queste scelte e per l’atteggiamento di totale chiusura che Governo e maggioranza hanno ostentatamente tenuto, per la prima volta una legge di riforma della rappresentanza passa senza un ampio sostegno, anzi con una maggioranza di una ventina di voti, inferiore allo stesso schieramento maggioritario. Da questo atteggiamento politico e dalla coerenza di queste soluzioni con la devastazione del sistema di intervento pubblico verso le nostre comunità che si sta realizzando negli ultimi anni, appare evidente la volontà di emarginare e di isolare la comunità italiana nel mondo, che si tenta di ridurre a puro mercato commerciale di prodotti nazionali.
    Alla Camera il nostro impegno sarà fermissimo nel cercare di assicurare una duplice condizione: prestare ascolto sulle scelte di riforma alla voce e alle richieste dei COMITES, del CGIE e del mondo associativo e sindacale; fare in modo che il segno controriformistico della legge appena approvata al Senato sia profondamente cambiato e si arrivi a soluzioni costruttive e ampiamente condivise.
    Gino Bucchino, Gianni Farina, Marco Fedi, Laura Garavini, Franco Narducci, Fabio Porta 

    RIFORMA COMITES-CGIE: UNA LEGGE SUBITA DAI DIRETTI INTERESSATI! – DI DINO NARDI
    Giovedì 31 Marzo 2011 18:42    ZURIGO\ aise\ - Qualcuno nella Camera Alta del Parlamento italiano, il Senato, da un paio di anni si è stranamente intestardito nel voler riformare l’attuale legge sui Comites ed il Cgie. Non solo il relatore del provvedimento, senatore Oreste Tofani del Pdl e qualche suo collega della maggioranza di governo, ma anche qualche senatore dell’opposizione.
    Proprio così: intestardito!
    Innanzitutto perché, attualmente, i problemi delle comunità italiane all’estero in attesa di soluzione, come noto, sono ben altri (l’assistenza agli indigenti, la lingua e la cultura italiana, i servizi consolari, gli oneri fiscali sull’abitazione in Italia, ecc.) e non certamente quello di riformare con un’unica norma sia i Comites (la cui legge è del 2003!) che il Cgie.
    In secondo luogo, perché non si spiega altrimenti il motivo per cui, prima da parte del Comitato per le questioni degli italiani all’estero del Senato, poi della stessa Commissione Esteri del Senato ed infine del Comitato ristretto da essa costituito all’uopo, si voglia portare avanti in Parlamento una riforma che nessuno, tra gli italiani all’estero ed i loro rappresentanti (Comites e Cgie), tranne pochissime eccezioni, ritiene necessaria ed abbia richiesto.
    Come è, d’altra parte, emerso in più occasioni nel Consiglio Generale degli Italiani all’Estero ed anche nella recente riunione della Commissione Continentale Europa/Africa del Nord tenutasi a Monaco di Baviera e ribadito nel documento finale approvato in cui si "dissente dalla proposta Tofani", sostenendo la necessità di un suo rinvio in Commissione Esteri "affinché vengano individuate le modalità per un maggiore consenso tra maggioranza ed opposizione e si tengano conto delle considerazioni e delle proposte avanzate dai Comites e dal Cgie".
    Pertanto, come consigliere del Cgie, non posso non essere che soddisfatto che il Senato della Repubblica, nella sua seduta di mercoledì 30 marzo, abbia rinviato il provvedimento alla Commissione Esteri per un più approfondito esame del testo e dei numerosi emendamenti presentati, riaprendo, di fatto, un confronto più costruttivo come, peraltro auspicato in una loro dichiarazione alle agenzie di stampa anche dai deputati del PD Gino Bucchino, Gianni Farina, Marco Fedi, Laura Garavini e Fabio Porta nonché dall’on.le Aldo Di Biagio del FLI, tutti parlamentari eletti nella Circoscrizione Estero. (dino nardi*\aise)
    * Consigliere Cgie, membro del CdP

    COMITES-CGIE, DEPUTATI ESTERO: RIAPRIRE IL CONFRONTO IN MODO COSTRUTTIVO
    (NoveColonne ATG) - 24 marzo 2011 - Roma -    Senato, dopo una prolungata pausa di riflessione che sembrava preludere ad un responsabile ripensamento, è stata ripresa la discussione sulla legge di riorganizzazione degli istituti di rappresentanza (COMITES e CGIE) dei cittadini italiani residenti all’estero, e subito dopo rinviata in Commissione.  Nel ribadire la nostra posizione a favore della riforma di tali organismi, prendiamo atto che si presenta una nuova occasione per modificare in senso positivo un atto che, se adottato nel testo giunto in Aula, entrerebbe in collisione con l’orientamento della grande maggioranza del CGIE e della quasi totalità dei COMITES e accentuerebbe, in modo forse irreversibile, il distacco già evidente verso gli istituti di rappresentanza e le nostre collettività all’estero”. A  sottolinearlo i deputati eletti all’estero Bucchino, Di Biagio, Farina, Fedi, Garavini e Porta.  “Nel momento in cui si assiste alla chiusura di diecine di consolati, in forza di quel ‘piano di razionalizzazione’ la cui piena applicazione ancora qualche giorno fa il sottosegretario Mantica ha ribadito, si rischia di ritagliare anche la rete della rappresentanza sul territorio diminuendo il numero dei COMITES e svuotandoli seriamente di funzioni.  Nello stesso tempo, di fronte alle pesanti incertezze relative al voto all’estero e all’annuncio che subito dopo il Federalismo si dovrebbe mettere mano al Senato delle Regioni, che comporterà una sostanziale modifica dell’assetto della rappresentanza parlamentare dei cittadini italiani all’estero, si decide praticamente di superare il CGIE come organismo di rappresentanza, nonostante il ruolo di mediazione degli interessi delle nostre comunità che esso ha storicamente assolto. Un salto nel buio – si legge ancora nel comunicato dei deputati  Bucchino, Di Biagio, Farina, Fedi, Garavini, Porta - che si realizza in una fase di smantellamento dell’intervento pubblico per gli italiani all’estero, che va avanti da alcuni anni, e che per questo priverà le nostre comunità degli unici strumenti di difesa diretta di cui possono servirsi. Quello che non si capisce, o non si vuol capire, è che in questo modo si allenta il rapporto di partecipazione che si è già gravemente diluito e che la stessa presenza dell’Italia nel mondo ne subirà ripercussioni negative.   L’invito sereno e pressante che rivolgiamo ai colleghi del Senato – concludono i deputati eletti all’estro - è quello di riflettere in modo più approfondito su questa situazione e cercare di ricomporre con i rappresentanti reali delle nostre comunità una prospettiva condivisa. In sostanza, prima che sia troppo tardi, chiediamo non una rinuncia, ma un atto di responsabilità e di incontro di tutte le forze vive dell’emigrazione”.

    COMITES, MICHELONI (PD): NO A SOGLIE MINIME E RIDUZIONE POTERI
    (NoveColonne ATG) Martedì 29 Marzo 2011 - Roma -  Soglia minima di cittadini residenti nelle circoscrizioni necessari per costituire i Comites (Comitato degli italiani all’estero), valenza delle relazioni di quest’ultimi sulla rete e i servizi consolari, composizione del Cgie (Consiglio generale degli italiani all’estero). Sono questi, secondo il senatore del Pd Claudio Micheloni, i principali nodi da sciogliere rispetto alla riforma della rappresentanza istituzionale locale degli italiani residenti all'estero che affronterà l’esame dell’aula di Palazzo madama. “Nel testo approvato in commissione Esteri – spiega Micheloni – si prevede che per eleggere un Comites sia necessaria una soglia minima di cittadini residenti nelle circoscrizioni consolari di 20 mila in Europa, 15 mila nelle Americhe, 10 mila in Asia e Oceania e 5 mila in Africa. Noi invece presenteremo degli emendamenti per abbassare queste soglie il più possibile anche perché non condividiamo il progetto di riforma della rete consolare: non si possono ridurre rappresentanze consolari e Comites allo stesso tempo”. Il testo del ddl uscito dalla terza commissione, poi, prevede un netto ridimensionamento dei poteri dei Comites che, tra l’altro, non potranno più esprimere alcun parere riguardo alle iniziative delle autorità consolari, mentre “il Partito democratico chiede che le relazioni dei Comites diventino uno dei parametri di valutazione della rappresentanza consolare”. Infine Micheloni esprime forti dubbi sull’impianto complessivo di riforma della composizione del Cgie, che prevede, ad esempio, oltre alla riduzione del numero dei componenti da 92 a 84, l’abolizione dei 29 membri di nomina governativa che rappresentano le associazioni dell'emigrazione, i partiti, i sindacati, i patronati e la stampa.
    NOTA BENE (Nde)
    Se la soglia minima scende al livello proposto i Comites negli Stati Uniti sarebbero solamente cinque:New York, Newark, Chicago, Philadelphia e Los Angeles.  Non rinnovati rimarebbero i Comites di Boston, Detroit, San Francisco, Houston, Miami e Washington DC.
    Cosi, tre dei cinque Comites USA 

    PAOLO RIBAUDO COORDINATORE DELL'INTERCOMITES USA
    Paolo Ribaudo presidente del Ctim New Jersey e presidente del Comites della circoscrizione consolare del New Jersey alla riunione dell'Intercomites USA svoltasi presso il Consolato Generale di New York il 12 Marzo è stato eletto nuovo Coordinatore del Comitato dei Presidenti Comites USA.
    Le nostre congratulazioni al neo coordinatore.

    Sciolto il Comites di Chicago - Elezioni per il rinnovo del Comites nella circoscrizione consolare di Chicago cancellate
    Aggiornamento: Poiché nessun candidato o lista sono stati presentati entro il termine utile, le elezioni per il rinnovo del Comites di Chicago che dovevano tenersi mercoledì 20 aprile 2011 sono state cancellate quindi questa circoscrizione consolare non avrà un Comitato per gli Italiani all'Estero come previsto dalla legge.  Siamo in attesa di ragguagli da parte del Ministero Affari Esteri.

    Una scienziata italiana "Most Powerful Mom" in USA
    L'Italiano - Martedì 08 Marzo 2011 - Vincenzo Arcobelli - E' con grande orgoglio e soddisfazione poter comunicare nel giorno dedicato alla Festa delle Donne che la nostra connazionale residente nella circoscrizione consolare di Houston , partecipante e collaboratrice delle varie conferenze dei ricercatori Italiani nel mondo organizzato dal nostro Comites e' stata selezionata tra le piu`" potenti Mamme d'America", tra quelle donne che hanno una carriera di successo nelle scienze,ingegneria e business, ma non hanno rinunciato ai valori familiari e sono riuscite a raggiungere altissimi risultati pur essendo mamme e prendendo cura della propria Famiglia.
    L` anno scorso tra le selezionate c'era Michelle Obama U.S.A. First Lady.
    Alla D.ssa Cristiana Rastellini vanno le piu sincere congratulazioni . E' un onore averla tra i membri della comunita' degli italiani all'estero , di esempio per rilanciare anche in Italia questi valori.
    Rastellini Cristiana, MD
    Direttore della Ricerca sul trapianto delle cellule del Centro Trapianti del Texas
    Bambini: Pietro Antonio, 17, Francesco, 10; Vittoria, 7; Alessandro, 4
    Cristiana Rastellini, che lavora  presso l'Università del Texas Medical Branch Transplant Center, è una grande forza nel mondo dei trapianti. Ha guidato la ricerca sul trapianto pancreatico (salvavita per i pazienti diabetici), ed è attualmente uno dei pochi chirurghi di eseguire l'operazione in tutto il mondo. Sinora ha effettuato il 10 di questi interventi negli Stati Uniti.  Sta inoltre lavorando per rivoluzionare organi bioartificiali (il suo gruppo presso l'Università del Texas ha sviluppato il primo intestino artificiale).
    Con quattro figli, la dottoressa Rastellini ha alcuni problemi a casa:  "Come chirurgo e scienziato, e un marito con le stesse esigenze di carriera, la mia vita e il mio calendario sono complicati. Quando mi fermo a pensarci mi rendo conto di quanta fatica e tempo siano necessari per farli funzionare.  Non solo per quanto riguarda me, ma la mia intera famiglia”.
    Ma aggiunge: "Cerco anche di creare momenti speciali. Per esempio, mia figlia mi chiede spesso di pranzare con lei a scuola. Come lo sarebbe per molte mamme, di solito non è compatibile con il mio programma. Ma di recente sono stato in grado di andare, le ho fatto una sorpresa e lei ha detto che era 'il giorno migliore' ".

    8 MARZO/ CRISTIANA RASTELLINI È "MAMMA D'AMERICA": LE CONGRATULAZIONI DEL COMITES DI HOUSTON
    HOUSTON\ aise\Martedì 08 Marzo 2011 - Cristiana Rastellini, italiana residente a Houston, partecipante e collaboratrice alle numerose conferenze dei Ricercatori italiani nel mondo, organizzate dal Comites di Houston, è stata selezionata tra le più potenti "Mamme d'America", nell’ambito dei festeggiamenti della Festa della Donna.
    Ne dà notizia Vincenzo Arcobelli, presidente del Comites di Houston, che "con grande orgoglio e soddisfazione" comunica il successo della connazionale, selezionata tra le donne in carriera di successo (nelle scienze, ingegneria e business), che non hanno rinunciato ai valori familiari, di mamme e mogli.
    "Alla d.ssa Cristiana Rastellini vanno le più sincere congratulazioni", scrive Arcobelli, ricordando che l’anno scorso tra le selezionate c'era Michelle Obama, First Lady Usa. "È un onore - conclude - averla tra i membri della comunità degli italiani all'estero, di esempio per rilanciare anche in Italia questi valori. 

    IL COMITES A MIAMI
    Il precedente Comites della circoscrizione consolare di Miami, con la delibera del 20 Ottobre, aveva deciso di concludere la propria attivita` alla fine dell’anno 2010. Come si puo` vedere dal sito www.comitesmiami.com le motivazioni principali erano quattro: 
     1) I membri del Comites considerano esaurito il mandato quinquennale, ancorché prorogato per legge da oltre un anno e mezzo ed il loro impegno verso gli elettori. 
     2) La ridotta disponibilità dei fondi ministeriali per la gestione del Comitato e la rigidità nell’uso delle scarse risorse assegnate. 
     3) Lo status di pubblico ufficiale attribuito ai membri del Comites nell’esercizio di alcune attività istituzionali che li espone a possibili procedimenti giudiziari. 
     4) L’impossibilità per il Comites di sostenere le spese legali per la difesa, in caso di procedimenti giudiziari avviati contro il Comitato. 
    I membri del precedente Comites di Miami, seri professionisti, impegnati con moralita` e dedizione a risolvere i problemi degli italiani residenti nella propria giurisdizione consolare, credevano con le proprie dimissioni di aver promosso indirettamente una revisione della legge e dei regolamenti che interessavano i Comites in generale. Purtroppo i legislatori e lo stesso Ministero degli Esteri non hanno accolto questa protesta ed hanno indetto al contrario delle nuove elezioni, confidando che altri potessero accettare l’attuale status quo.
    La comunita` italiana del South East USA ha preferito, visto il panorama di riferimento, astenersi dal presentare proprie liste per le nuove elezioni, indette per il 16 aprile prossimo, in attesa delle riforme a suo tempo auspicate ed in particolare quelle che riguardano i Comites.
    Abbiamo pero` appreso che proprio il patronato Enasco, gia` chiaccherato precedentemente per l’incarcerazione del suo presidente, ha deciso di attivarsi per la presentazione di una propria lista, malgrado la discutibile compatibilita` dei patronati con i Comites. Questa unica lista sembra sia stata organizzata senza ottemperare alla legge che regola i Comites e sembra essere composta anche da un candidato non iscritto all’A.I.R.E., sottoscritta da un numero di italiani residenti inferiore al numero minimo previsto dalla legge e con le autentiche delle firme in modo difforme da quanto richiesto dalla legge della Florida in materia. Il Comitato Elettorale Circoscrizionale, in data 25 Febbraio, ha deciso all’unanimita` di non ammettere la lista “Nuova Italia” alle elezioni per il rinnovo del Comites.
    Alla luce di quanto accaduto, pur ammirando la buona volonta` di questi connazionali, che molto probabilmente non erano consapevoli delle conseguenze del loro operato, ne` di come avrebbero dovuto operare dopo le loro eventuali elezioni, occorre sottolineare ancora una volta la vera problematica che riguarda buona parte degli italiani all’estero: La scarsa conoscenza delle normative che li riguardano. Questo fattore, non conoscenza delle leggi, dei doveri e dei diritti, ha generato parecchi Comites inutili nel mondo e` lo stesso fattore ha fatto eleggere certi consiglieri altrettanto inutili al Consiglio Generale degli Italiani all’Estero ed ha permesso, infine, il commercio delle schede nelle ultime elezioni parlamentari.
    In conclusione non puo` essere un solo Comites, ne` tantomeno una lista improvvisata, a risolvere gli annosi problemi che affliggono gli italiani all’estero. E` invece necessaria la partecipazione attenta ed attiva di tutti i nostri connazionali, i quali per non farsi prendere in giro da qualche personaggio meschino ed ambizioso, devono documentarsi meglio sulle leggi che li riguardano e sulle possibilita` di attivarsi nelle opportune sedi, sia negli Usa che in Italia, per raggiungere i risultati desiderati.
    Tanti auguri a tutti, soprattutto agli italiani all’Estero!
    (Cesare Sassi) 

    Indizione delle elezioni per il Com.It.Es nella circoscrizione consolare di Chicago
    20/01/2011
    Ai sensi della Legge 23 ottobre 2003, n. 286, “Norme relative alla disciplina dei Comitati degli italiani all’Estero”, e del relativo regolamento d’attuazione, DPR 29 dicembre 2003, n.395, considerato il Decreto del Ministro degli Affari Esteri n. 4500/57 del 21 dicembre 2010, con il quale e’ stato disposto lo scioglimento del Comites di Chicago, con Decreto emanato in data odierna, il Console Generale in Chicago ha indetto le elezioni per il rinnovo dei componenti del Comitato degli Italiani all’Estero della stessa circoscrizione, che dovranno tenersi il prossimo mercoledi’ 20 aprile 2011. Con tale Decreto, e’ stato altresi’ istituito presso il Consolato Generale l’Ufficio Elettorale, che avra’ competenza per le operazioni previste dalle procedure elettorali.

    COMUNICATO STAMPA DEL 14 GENNAIO 2011 DALL'EX COMITES DI MIAMI
    Oggi il tribunale di Roma ha assolto con formula piena il Dott. Cesare Sassi e gli altri componenti del Comites di Miami, perché “il fatto denunciato non sussiste”.
    Il direttore del giornale Gente d’Italia, Domenico Porpiglia, che aveva depositata e sostenuta la denuncia, dovrà invece presentarsi il 25 Gennaio al tribunale di Santa Maria Capua Vetere, per difendersi dall’accusa di diffamazione.
    Seguiranno altre notizie più aggiornate e dettagliate.

    SCIOLTO UFFICIALMENTE IL COMITES DI MIAMI: CARLO DE PAROLIS NOMINATO COMMISSARIO STRAORDINARIO
    MIAMI\ aise\13/01/2011 - Con il decreto consolare numero 17/2010 del 31 dicembre scorso, il Consolato di Miami ha ufficialmente sciolto il Comites locale, dimessosi nell’ottobre 2010 (vedi Aise del 20 ottobre h.12.20).
    Con lo stesso Decreto, affisso all’albo dell’Ufficio consolare, Carlo De Parolis è stato nominato Commissario straordinario. (aise)

         PROSEGUI PER L'ARCHIVIO

    QUESTO SITO E` SEMPRE IN FASE DI ALLESTIMENTO - THIS SITE IS ALWAYS UNDER CONSTRUCTION
    Portale non ufficiale gestito gratuitamente da un ex-consigliere del Comites della Circoscrizione Consolare di Chicago
    This site is privately owned and is offered to the community 
    as a free service to host the affairs of the COMITES
    This site is optimizes for viewing with Internet Explorer
    at a resolution of 800x600
    For information please contact webmaster@comites.org
    copyright © 2003-2016. All rights reserved.